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SULMONA – Assemblea pre-elettorale per dare indicazioni sul voto, urna senza sigilli, schede elettorali senza vidimazione, parenti di anziani disabili che avrebbero preso il posto degli aventi diritti al momento del voto, elettori ammessi alla votazione senza il rispetto dei requisiti riguardanti l’età stabilita e dubbi di legittimità sul via libera dato al regolamento elettorale. Con questo elenco di presunte irregolarità sei soci del Centro Sociale Anziani di Sulmona hanno depositato un esposto a Palazzo San Francesco, all’attenzione dei consiglieri comunali e dell’assessore al ramo, per chiedere l’annullamento delle elezioni che si sono svolte lo scorso 16 novembre. Un clima di tensione che sembra non finire mai nel centro dell’ex Caserma Pace dove i sei consiglieri sono ai ferri corti con il Presidente Giacomo Spinosa, ancora in carica. “Chiediamo che le elezioni vengano ripetute in tutta regolarità”- fa notare un altro gruppo di soci- annunciando battaglia, tutti decisi ad andare fino in fondo alla vicenda. “Appoggiamo i dissidenti che non devono cedere ma andare avanti”- concludono. Non ci sta a subire le accuse il sulmonese Fidio Bianchi che, in quel famoso 16 novembre 2017, era Presidente della commissione elettorale. Non solo rispedisce tutte le accuse al mittente ma prepara un esposto per diffamazione. “Stiamo risalendo ai nominativi di questo esposto presentato in Comune e procederemo con le querele”- annuncia a chiare lettere Bianchi- sostenendo che le elezioni si sono svolte in assoluta regolarità, seguendo i criteri e le norme stabilite, facendo fede allo stesso regolamento vigente quattro anni prima. “Anche le urne sono le stesse. Quattro anni fa andavamo bene ed ora no?”- si domanda Fidio Bianchi sulla stessa linea del Presidente Giacomo Spinosa, deluso e amareggiato per i toni che stanno scandendo il dibattito. Il Presidente precisa che l’assemblea pre-elettorale è servita per indicare solo le modalità di voto e non per la campagna elettorale dell’ultimo minuto. Un braccio di ferro che va avanti a colpi di esposti e querele. Se i sei chiedono al Comune l’annullamento e la conseguente ripetizione delle consultazioni, Spinosa e Bianchi sono pronti a presentare denuncia per diffamazione all’autorità giudiziaria. Chi la spunterà?

Andrea D’Aurelio

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