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PRATOLA PELIGNA – La “volta buona” sembra farsi ancora attendere per il Centro Psichiatrico di Pratola Peligna, chiuso in autotutela da Comune e Asl, in mancanza di pregresse autorizzazioni. La Uil medici territoriali, dopo una recente assemblea, si è detta pronta alla mobilitazione mentre dal Comune attendono ancora il parere preventivo e la relazione sui lavori eseguiti. A riaccendere i riflettori è la cooperativa sociale “Lavoriamo Insieme” che si occupa della gestione della struttura e presenta il conto delle attività poste in essere negli otto mesi da “fuori sede”. “Siamo giunti ad otto mesi, pieni di difficoltà e soddisfazioni. Tante cose si sono trasformate, subendo evoluzioni inaspettate, prima tra tutte il Convegno sui 40anni della Legge Basaglia, a cui alcuni dei nostri hanno partecipato come relatori. In questo tempo siamo riusciti (forse per la prima volta) a guardarci indietro e a fare un piccolo bilancio su questa permanenza aquilana. Siamo stati in grado di resistere, di adattarci e di sfruttare al meglio le opportunità che ci sono state fornite, abbiamo capito che, una volta rientrati in Valle Peligna, ci sarà tanto da costruire insieme perché, insieme, siamo cresciuti umanamente e professionalmente”- fa notare la cooperativa che avverte: “ancora una volta ci troviamo difronte a sempiterne voci di corridoio che paventano una imminente riapertura. Se mai questo dovesse accadere, il rientro ci troverà pronti ed entusiasti, se ciò non dovesse aver luogo, invece, saremo in piedi lo stesso, pronti come sempre a combattere per i diritti dei nostri utenti”. Servono altri passaggi formali prima di addivenire alla riapertura della struttura che era stata chiusa in autotutela dalla Asl in mancanza di pregresse autorizzazioni. Dopo il parere di compatibilità dei posti letto della struttura rispetto al fabbisogno regionale, requisito necessario per erogare prestazioni sanitarie riabilitative in regime residenziale, è necessaria la ratifica di tutte le autorizzazioni. Ma la cooperativa non resta a guardare.

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