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SULMONA – Un questionario che interessa più i sulmonesi che vivono fuori dalle mura antiche della città e che non sembra appassionare gli “addetti ai lavori”. A leggere i primi numeri sulla “pedonalizzazione partecipata”, l’analisi sorge spontanea. Sono 1.094 le persone che hanno risposto al questionario sulla pedonalizzazione predisposto dalla giunta Casini. Lunedì è scaduto il termine di presentazione delle risposte e hanno risposto in 73 riconsegnando il modello cartaceo e in 1.021 compilandolo online dal sito del Comune. Il 77,2 per cento, la maggioranza, è composto da cittadini residenti, il 13,8% ha risposto in qualità di commercianti o professionisti e il 9% di turisti. Tra i cittadini, la maggioranza (82,9%) dichiara di vivere al di fuori del centro storico, il 14,6% all’interno delle mura antiche, mentre il 2,5% risiede nella zona oggetto della sperimentazione di stop alle auto lungo una parte di corso Ovidio, fatta questa estate. I commercianti che hanno risposto al questionario online si dividono equanimemente tra esercenti del centro storico e delle zone al di fuori. Tra i turisti, infine, il 76,1% si dichiara abituale, il restante 23,9% ha avuto modo di visitare Sulmona solo occasionalmente. Al momento non sono ancora pronti i risultati, che sono all’analisi degli uffici, ma certo è che il totale dei questionari arrivati, 1.094, è poco più di un terzo del campione rappresentativo pari al 7 o 8 per cento della popolazione a cui si aspirava e che avrebbe dovuto portare a 1.500 questionari compilati. Questo è il primo dato. L’altro, che vale la pena approfondire, è la scarsa adesione all’iniziativa da parte di coloro che vivono in centro storico. E’ fisiologico che i numeri pendono da una parte visto che la perimetrazione di Sulmona è quella che è. I residenti del centro storico sono sempre meno rispetto a quelli delle altre zone della città. Ma forse ci si aspettava qualcosa di più da parte di chi, in centro, si sente a casa. Il terzo aspetto riguarda il dislivello tra i questionari compilati a mano e quelli raccolti on line. 73 a 1021. Una forbice troppo ampia che, se da un lato può essere giustificata nell’era digitale, dall’altro rimette al centro della riflessione il metodo scelto per il questionario che è tutt’altro che scientifico, visto che si dava la possibilità agli utenti di accedere più volte sulla stessa piattaforma. Ora sarà interessante entrare nel dettaglio delle proposte e dei contenuti. Appena l’elaborazione dei dati sarà terminata. Al di là del successo o meno dell’iniziativa, ciò che è venuto fuori anche ieri sera nella trasmissione “Pronto Diciotto” dedicata al tema, è che è arrivato il momento di spiegare a chiare lettere qual è la visione e la linea del centro storico. perché riqualificare non significa solo pedonalizzare e la concertazione è bene che avvenga anche per la riqualificazione. Fermo restando che un progetto globale il Comune lo ha annunciato anche se, per il momento, resta secretato.

Andrea D’Aurelio

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