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SULMONA – “Auspico che i nostri giovani possano comprendere l’importanza del rispetto delle istituzioni e il senso di responsabilità verso questo nostro paese, continuando ad onorare la festa della Repubblica Italiana”. E’ il messaggio che è arrivato dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, a margine della cerimonia del 2 giugno in piazza Carlo Tresca. Una ricorrenza vissuta nel segno della coesione territoriale con Campo di Giove, rappresentato dal sindaco Giovanni Di Mascio, visto il legame fra le due municipalità sancito anche dalla medaglia d’argento al valor militare conferita alla città di Sulmona nel 1986. Il primo atto della festa del 2 giugno si è svolto a Palazzo San Francesco con la cerimonia di consegna di una copia della Costituzione Italiana ad alcuni neodiciottenni, studenti dei Poli Scientifico-Tecnologico e Umanistico. I giovani hanno giurato fedeltà alla Carta Costituzionale e alle leggi dello stato. Un momento solenne voluto dal Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e che si è reso possibile grazie alla disponibilità della senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. Al termine della cerimonia il corteo, aperto dalla Fanfara degli Alpini e seguito dalle associazioni combattentistiche e d’arma e dai Gonfaloni delle città di Sulmona e Campo di Giove, ha raggiunto la centralissima piazza Tresca per il rito dell’alzabandiera e della deposizione di una corona d’alloro sul monumento dei caduti. A proclamare il discorso del Capo dello stato, Sergio Mattarella, è stata la Di Marzio mentre il consigliere comunale Fabio Ranalli ha dato lettura della preghiera per la patria. Il tutto sotto il coordinamento del giovane Rosario Ciacchi che ha raccolto il testimone dal generale Italo Giammarco dell’associazione Il Fante che per anni ha animato le cerimonie istituzionali. Non è passato inosservato il picchetto della Scuola di Polizia Penitenziaria di Fonte d’Amore. “Oggi è necessario ritrovare uno spirito di comunità vera, alimentando un sistema di fiducia verso le istituzioni democratiche, di accoglienza verso i deboli, di lotta verso tutti i conflitti e le diseguaglianze, promuovendo il bene comune e la legalità, quali valori fondamentali della grande eredità del passato che vive nella Costituzione straordinariamente attuale”- ha concluso il sindaco, Annamaria Casini. In contemporanea il vice sindaco, Luigi Biagi, ha presenziato alla cerimonia che si è tenuta all’Aquila dove il Prefetto ha conferito la medaglia d’onore ai figli di Emidio Balassone e Nicola Antonio Liberatore. Al sulmonese Francesco Menchinelli è stata invece conferita l’onorificenza di cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Andrea D’Aurelio

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