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SULMONA – “Procedere alla richiesta, al competente Servizio usi civici della Regione Abruzzo, del rilascio del nulla osta temporaneo per l’avvio degli interventi e l’attuazione della convenzione stipulata con la Regione Abruzzo e la realizzazione dell’iniziativa denominata Progetto per la riqualificazione area Celestiniana – Chalet – S. Onofrio/Eremo”. A metterlo nero su bianco, con delibera numero 136 del 10 luglio, è stata la Giunta Comunale di Sulmona che ora accelera per gli interventi da realizzare allo chalet di S. Onofrio, recentemente finito sotto attacco dai malviventi. Risale a qualche settimana fa il furto di 7 mila euro perpetrato ai danni della cucina. E in quell’occasione l’associazione Celestiniana, che conserva la gestione della struttura, ha spinto il piede sull’acceleratore, richiamando l’attenzione proprio del Comune. Il rilascio del nulla osta temporaneo da parte del competente servizio regionale consentirà l’affidamento del servizio di progettazione degli interventi nonché delle ulteriori attività preliminari e necessarie alla conservazione del finanziamento. Regione, Mibac e Comune avevano concordato la realizzazione di un intervento presso Eremo di S. Onofrio volto alla riqualificazione dell’area Celestiniana – chalet di S. Onofrio/eremo per € 600.000,00. Un progetto che si è reso possibile grazie al sindaco Annamaria Casini e all’ex assessore regionale, Andrea Gerosolimo. Il Comune di Sulmona, quale soggetto beneficiario e tenuto agli interventi, aveva poi stipulato una convenzione della Regione. Toccò al Consiglio Comunale, su impulso soprattutto della consigliera Roberta Salvati, cambiare la destinazione d’uso della particella gravata da uso civico ai fini dell’affidamento per la gestione. Un passaggio necessario che pure stava per sfuggire se non fosse stato per l’ex consigliere comunale Luigi La Civita. Si arriva quindi alla delibera di ieri e alla richiesta del nulla osta per arrivare alla realizzazione degli interventi su un’area di forte valenza turistica. Sperando che sia la volta buona.

Andrea D’Aurelio

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