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SULMONA – Non ha più una residenza da qualche anno e domani non potrà recarsi al seggio elettorale perché il Comune di Sulmona lo ha reso irreperibile nonostante che il soggetto in questione è un dipendente statale in quanto percepisce un regolare stipendio per la sua docenza presso l’Istituto Patini-Liberatore di Castel Di Sangro. Una storia sui generis quella che vede protagonista un 65 enne di Sulmona, Alfredo Antonio Frattolillo, che essendo senza fissa dimora, ha perso una serie di diritti riconosciuti all’individuo, come il voto e l’assistenza sanitaria. Ricorrerà alla magistratura. Lavora a Castel Di Sangro come insegnante e non può permettersi di pagare l’affitto a due abitazioni. Tre mesi fa ha chiesto agli uffici di Palazzo San Francesco un certificato di identificazione ed ha scoperto che l’atto non poteva essere prodotto poiché risultata irreperibile. Non avendo la possibilità di locare un appartamento ha chiesto una residenza virtuale e un indirizzo anagrafico convenzionale. Il 13 febbraio è tornato in Comune per richiedere la residenza. Pratica che è stata respinta. Ne consegue che il 65 enne è stato cancellato dalle liste elettorali e domani non potrà esercitare il diritto di voto. “Essere senza fissa dimora non equivale ad essere un senza tetto , ne consegue che la mia residenza può essere fissa nella panchina, in un parco, in un centro di accoglienza o dormitorio”- interviene Frattolillo a Onda Tg- “sebbene Sulmona non sia una metropoli, questo Comune ha dichiarato la mia irreperibilità a mio avviso con molta superficialità, con conseguente perdita di diritto al voto, assistenza sanitaria”. L’uomo si è appellato all’articolo 2 comma 3 della legge anagrafica secondo la quale “la persona senza fissa dimora si considera residente nel Comune di nascita”. Non è dello stesso avviso il Comune di Sulmona che nella risposta ha fatto notare al 65 enne che ha indicato come luogo di reperibilità un bar ma non l’assenso di eventuali persone coinvolte con l’indirizzo di domicilio dichiarato, non ha fornito indicazioni utili per identificare il suo “modus vivendi” e non ha indicato recapiti dove potrebbe essere rintracciato. Da Palazzo San Francesco hanno respinto l’istanza, applicando la normativa, ma Frattolillo non si arrende e annuncia l’esposto alla Procura. “Hanno la mia mail e mi rispondono e quindi non possono essere irreperibile”- conclude l’uomo che domani non potrà votare.

Andrea D’Aurelio

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