Chiesa gremita per l’addio a Angelo Merola, la voce che continua a squillare

SULMONA – Lunghi applausi, squillo di chiarine e rullo di tamburi. Si chiude così il funerale di Angelo Merola, “The Voice”, 53 anni di Sulmona, morto venerdì scorso in Austria mentre trascorreva una settimana bianca in compagnia degli amici dello Sci Club. Una fiumana di gente ha riempito la Chiesa di Santa Maria della Tomba dove è stata allestita prima la camera ardente, dalle otto di questa mattina e poi l’ultimo saluto. Silenzio e preghiera hanno accompagnato il rito funebre, officiato dal parroco don Ramon Peralta. Sul feretro la bandiera della Giostra Cavalleresca, i foulard dei borghi e sestieri e tanti fiori. A tracciare il ricordo di Angelo è stato il Presidente Onorario della Giostra Cavalleresca di Sulmona Mimmo Taglieri. “Era un volontario disponibile per tutti”- ha esordito Taglieri- visibilmente commosso. “Solare, gioviale e cordiale con chiunque. Bastava sentire la voce di Angelo per capire che in città c’era qualcosa di importante. Aveva il sogno della radio e noi resteremo collegati con lui”- aggiunge il Presidente della Giostra. Commuovente il messaggio di Tony Merola, figlio di Angelo, letto al termine della celebrazione. “Mio padre trasformava i problemi in opportunità”- ha detto- “affrontava tutto con il sorriso con quel cuore grande che lo ha portato via, un cuore che batteva per mia madre, per le montagne e questa città”. E poi quel “ciao papone” che ha fatto scattare l’applauso dei fedeli. E’ toccato al parroco don Ramon, nell’omelia, ricordare che “guardando la Parola di Dio si trova il profilo spirituale del credente. Abbiate fiducia nell’amore di Dio, che non abbandona nemmeno nel dolore”- ha detto il sacerdote alla famiglia di Angelo. Alla celebrazione ha assistito il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina assieme alle istituzioni cittadine e al Console dell’Ambasciata Australiana Louise Smith. Lunghi applausi all’uscita del feretro, portato dagli amici dello Sci Club e scortato lungo la navata centrale dai gonfaloni dei Borghi e Sestieri e dagli sbandieratori. Sulmona e la Giostra perdono la loro voce storica, la voce squillante di Angelo che si è sentita anche nel giorno del suo funerale. “Cavalieri in campo per cinque minuti, senza lancia e senza andare sugli anelli”. Queste parole, registrate, sono state riproposte dal Commissario della Giostra Maurizio Antonini, come a dire che Angelo c’è sempre e la sua voce continuerà a squillare in eterno.

Andrea D’Aurelio