banner
banner

SULMONA – Se il Centro Igiene Mentale e il Centro Diurno sono da riaprire, per consentire la piena ripresa del servizio, al momento non si muove una foglia. Dal 23 ottobre 2017 sono passati quasi tre mesi. In quella data i Nas di Pescara eseguirono un’ispezione dopo l’esposto presentato dal sindacato Nursind e il 13 novembre il sindaco Annamaria Casini con apposita ordinanza sospese il servizio. La vicenda è finita sul tavolo del Tar che ha dato ragione al primo cittadino. Il Dipartimento di Prevenzione della Asl 1 aveva stimato, in sessanta giorni, il tempo necessario per ottemperare alle prescrizioni dei Nas. Non tutto al momento è stato ancora fatto con gli utenti che continuano a fare la spola al capoluogo di regione per le prestazioni più importanti. La pratica mancante, vale a dire l’autorizzazione per mettere in funzione la struttura, sarebbe ferma sul tavolo del Genio Civile. Chiudere una struttura quindi è semplice. Riportarla in auge è decisamente più complicato. Su questo aspetto in tanti stanno spingendo perché il Cim di viale Mazzini torni presto in funzione. D’altronde la ripresa delle attività recherebbe meno disagi al reparto di Medicina Nucleare per le prestazioni diagnostiche mensili.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento