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SULMONA – Alle 10,30 la sua vigna collocata a ridosso del cimitero di Vittorito era completamente assediata dai cinghiali. Più di una decina di esemplari hanno invaso le colture, già messe ko dalle gelate delle scorse settimane e dalle condizioni atmosferiche non proprio favorevoli. Ed è così che Adriano Marrama, titolare di un’azienda agricola di Vittorito, ha fatto scattare la protesta questa mattina davanti la sede della Coldiretti Sulmona. La presenza massiccia della fauna selvatica da un po’ di anni a questa parte sta mettendo a rischio i raccolti degli agricoltori che restano sul piede di guerra. Nel caso di Marrama i danni quantificati sarebbero di gran lunga superiori al rimborso che la Regione potrebbe erogare. Un ristoro che non basta all’agricoltore che ha voluto smuovere le acque e chiede anche alle associazioni di categoria ( da qui il luogo della protesta scelto come simbolo) di sposare la sua causa e quella di tanti altri agricoltori che vivono la stessa situazione. Tutto parte da una delibera della giunta regionale, la numero 762 del 2017, che stabilisce le somme da destinare ad agricoltori e allevatori che hanno subito danni seguendo i criteri stabiliti dalla legge regionale 10 del 2003. Stando a quanto fissato da questa legge il danno sarà risarcito solo per il 22% del suo ammontare totale. Migliaia di agricoltori e allevatori dovranno dividersi tra loro 2 milioni e 300mila euro, per danni dai costi enormemente più elevati. Per il prossimo 3 giugno Marrama ha chiesto un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura, Emanuele Imprudente.

Andrea D’Aurelio

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