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SULMONA – Contro il Coronavirus e a favore della prevenzione arriva la circolare 5443 del Ministero della Salute   che dà indicazioni ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nonché alle strutture ospedaliere per la corretta gestione di pazienti con sindrome respiratoria acuta grave.  A rilanciare il vadecum è il Tribunale per i diritti del Malato che, per  il tramite della sua coordinatrice Catia Puglielli, si accerterà che presso il presidio ospedaliero siano già state adottate tutte le misure per fronteggiare un’eventuale emergenza. Il Tdm invita pure l’amministrazione comunale, in via preventiva e a titolo precauzionale, ad accertarsi tramite il manager della ASL 1 che il presidio ospedaliero di Sulmona adotti tutte le misure indicate nella circolare del Ministero della Salute. Di seguito le principali disposizioni previste nella circolare:

PER MEDICI DI BASE E PEDIATRI

Qualora vengano conoscenza di un caso sospetto devono sconsigliare di soggiornare in sale d’aspetto e programmare visita in ambito domiciliare, dotarsi di mascherina guanti occhialini e camice monouso, disinfettare le superfici smaltire rifiuti con materiale infetto e adottare le precauzioni standard. In caso di paziente sintomatico effettuare la valutazione epidemiologica, segnalare il paziente al 112 o 118 ,segnalare il caso sospetto alla UO di malattie infettive del dea di secondo livello di riferimento, isolare o ridurre i contatti.

PER LE STRUTTURE SANITARIE
A seguito della segnalazione da parte del 112 o del 118 che effettua appunto un triage telefonico il paziente deve essere trasportato presso l’unità operativa di malattie infettive del dea di secondo livello. A tal fine si raccomanda l’utilizzo di una ambulanza decontaminata immediatamente dopo il trasferimento. Deve avere una divisione tra vano autista e vano paziente. Il personale sanitario deve indossare guanti adeguati protezione facciale, tuta protettiva, doppi guanti non sterili, protezione per gli occhi.

ALTRE DISPOSIZIONI

Nel caso in cui un paziente si presenti in pronto soccorso le strutture sanitarie sono tenute al rispetto rigoroso e sistematico delle precauzioni standard per cui è necessario prevedere un percorso immediato in un’area dedicata per il triage per evitare il contatto con gli altri pazienti. Il paziente deve essere indirizzato al dipartimento di malattie infettive indossando sempre la maschera chirurgica anche durante procedure diagnostiche. I casi confermati devono essere ospedalizzati ove possibile in stanze di isolamento singole con pressione negativa, con bagno delicato e possibilmente anticamera e qualora ciò non sia possibile deve comunque essere ospedalizzato in una stanza singola con bagno dedicato e trasferito appena possibile in una struttura con idonei livelli di sicurezza. Il personale sanitario in contatto con un caso sospetto deve indossare guanti adeguati, protezioni facciali, camice impermeabile maniche lunghe e guanti.

MISURE PER LA POPOLAZIONE

Le linee guida del ministero della Sanità parlano chiaro: se si hanno dubbi su un possibile contagio non bisogna recarsi in ospedale, né dal medico, ma telefonare ai soccorsi (118, o 112 o 1500) e ricevere informazioni sul cosa fare. Si consiglia inoltre di lavarsi spesso la mani, non toccarsi occhi e bocca, starnutire e tossire sempre con un fazzoletto davanti o se non si ha a portato di mano coprendo bocca e naso con l’interno del gomito.

Andrea D’Aurelio

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