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POPOLI – Oltre 400 i cittadini che hanno protestano a Pescara contro il declassamento dell’ospedale di Popoli. La manifestazione indetta dal movimento ‘Avanti tutta’ ha raccolto adesioni dai comuni intorno all’area di Popoli. I manifestanti sono arrivati a Pescara con otto pullman e numerose automobili. Il rumoroso corteo, tra cori, striscioni e slogan, ha percorso viale Bovio fino a raggiungere la sede della Regione Abruzzo. Insieme a tanti cittadini c’erano molti sindaci dei Comuni della Val Pescara e della Valle Peligna, in fascia tricolore e con i gonfaloni. “Non aspettiamo passivamente la chiusura di un ospedale che è da sempre un punto di riferimento per il territorio. Non abbandoneremo la lotta”, hanno detto più volte i manifestanti. Sottolineando che “l’emendamento Castricone è importantissimo e ci restituisce un minimo di tranquillità“, il primo cittadino di Popoli, Concezio Galli, ha affermato che “la presenza di tanti sindaci così numerosi è un segnale fondamentale, perché sono gli unici difensori delle aree interne”. I manifestanti hanno chiesto a gran voce di incontrare il presidente di Regione, Luciano D’Alfonso, che però non era in sede. Per tutta la durata della manifestazione, Polizia, Carabinieri e Polizia municipale hanno vigilato affinché l’iniziativa si svolgesse senza problemi. L’incontro con una delegazione del movimento si terrà il prossimo 7 aprile. A comunicarlo, subito dopo la protesta, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. I sindaci hanno rifiutato l’incontro con il vice Presidente Giovanni Lolli.

Andrea D’Aurelio

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