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SULMONA – Il valore della produzione sale di più di 334mila euro rispetto al 2016, arrivando a 13 milioni e 446mila euro di ricavi. Si chiude con questi numeri il bilancio consuntivo 2017 di Cogesa approvato ieri dall’assemblea dei soci. Tra le nuove linee guida il controllo delle spese, con l’introduzione per la prima volta dei budget di spesa, qualità dei servizi e redditività aziendale. Tutti i sindaci, presenti ieri sera nella splendida cornice della sala Padre Pio di Castelvecchio Subequo, hanno licenziato il documento di esercizio 2017. Grazie alla gestione diretta del Tmb (l’impianto di Trattamento meccanico biologico) e alla ottimizzazione dei costi realizzata, nonché al controllo delle spese – come ad esempio sui consumi carburante, sulle officine esterne, sui pezzi di ricambio, sulle attività dei dipendenti, eseguiti nei primi mesi del secondo trimestre dell’anno scorso – è stato raggiunto un utile netto di 73mila e 982 euro, mai rilevato prima nella gestione della Società. Buone notizie anche sul fronte dell’espansione: sono 11 i Comuni diventati soci nel secondo trimestre del 2017: Alfedena, Barrea, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Civitella Alfedena, Collepietro, Ocre, Opi, Scontrone, Rivisondoli, Villetta Barrea. Per Cogesa Spa il secondo trimestre del 2017 è stato un anno di transizione e di trasformazione delle attività aziendali, che sono ormai organizzate secondo il modello “dell’hub and spoke”, cioè con centri di raccolta distribuiti sul territorio e collegati con l’impianto principale localizzato in posizione baricentrica. Le isole ecologiche locali consentono una maggiore presenza sui territori, ma soprattutto un risparmio di costi coi dipendenti che prendono servizio direttamente dal posto di lavoro, oltre che di tempi e di emissioni in atmosfera (dal momento che i mezzi non devono più fare la spola con gli impianti di Sulmona, ma si fermano nelle singole unità locali). Entro l’anno saranno realizzati gli obiettivi previsti e finanziati dal Piano regionale dei rifiuti sul revamping (potenziamento) del Tmb e della piattaforma di selezione dei materiali. Tali interventi consentiranno un’ulteriore riduzione dei costi di gestione degli impianti, aumentandone le potenzialità di lavorazione e riducendone le quantità da smaltire in discarica (che scenderanno da una media di 20mila tonnellate annue a 5mila). “I frutti del nostro lavoro avrete modo di apprezzarli nel corso del 2018 – è intervenuto l’amministratore unico di Cogesa SpA, Vincenzo Margiotta – ma ad un anno dal mio insediamento mi sento di affermare che la rotta della Società è definita”. Ora resto il nodo delle modifiche allo statuto che dovrà essere sciolto nei rispettivi Consigli Comunali.

Andrea D’Aurelio

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