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SULMONA – 11 delibere del Comune di Sulmona, 4 della Comunità Montana, 5 della Provincia, 6 del Consiglio regionale, 7 della Giunta regionale, 1 della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. I comitati cittadini per l’ambiente presentano il conto alla Presidente della Dmc Terre d’Amore, Fabio Spinosa Pingue, che nei giorni scorsi aveva chiesto un progetto condiviso e di aprire la trattativa con Stato e Snam. Gli ambientalisti si chiedono dov’è stato Pingue negli ultimi undici anni. “Evidentemente si è perso qualcosa; si è perso il fatto che la nostra comunità in tutti questi anni, dopo aver analizzato a fondo il progetto della Snam, lo ha bocciato e lo ha rispedito al mittente – scrivono gli ambientalisti -. E non parliamo dei vituperati comitati ambientalisti del ‘no a prescindere’. Parliamo di tutte le Istituzioni elette dai cittadini che, in modo unanime, hanno sancito che quel progetto è incompatibile con il nostro territorio e con la dorsale appenninica”. “Il già Presidente di Confindustria L’Aquila afferma che ‘non spetta a noi imprenditori decidere se quest’opera si deve fare’. E a chi spetta allora?”- si chiedono i comitati- “non fanno essi parte della nostra comunità? I semplici cittadini hanno il titolo e l’onere di intervenire e gli imprenditori no? Proprio loro che sono i più diretti interessati, visto che i settori dell’agricoltura, del turismo e del commercio saranno quelli più pesantemente colpiti dal disastroso e inutile progetto della Snam?”. E poi, a scanso di equivoci, gli ambientalisti ricordano le argomentazioni contro il progetto: elevata sismicità del territorio, i rischi per la salute, i danni all’ambiente, i danni all’economia locale, le ripercussioni negative sul clima, le forzature procedurali e giuridiche.

Andrea D’Aurelio

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