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SULMONA – Lesioni, violazione di domicilio e porto abusivo d’armi. Sono alcune delle accuse contestate a S.D.L., il giovane di Sulmona che si è reso responsabile dell’aggressione ai danni di un 23 enne del Gambia, richiedente asilo ospite della struttura di corso Ovidio della Asp numero due della provincia dell’Aquila. Il giovane è stato denunciato dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di via Sallustio che sta indagando sul caso che risale a ieri sera intorno alle 23. Solo nelle ultime ore sono emersi tutti i particolari che hanno permesso agli inquirenti di ricostruire il quadro investigativo. Erano circa le 23 quando due sulmonesi, fra cui il giovane denunciato, stavano passeggiando lungo corso Ovidio e si sono introdotti nella struttura dell’ex Casa Santa cominciando a discutere in maniera piuttosto animata con due richiedenti asilo. Una lite a quattro che poi però sarebbe sfociata in una vera e propria aggressione. Da quanto si è appreso il sulmonese denunciato, che avrebbe poi ferito il richiedente asilo, è arrivato nella struttura con due coltelli, non di piccole dimensioni come si pensava in precedenza, e con una pistola scacciacani. Con uno dei coltelli ha procurato una ferita all’addome al 23 enne del Gambia che è stato trasportato all’ospedale dell’Annunziata con un’ambulanza del 118. Lì è stato medicato e dimesso nel giro di poche ore. Fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze ma avrebbe rimediato solo due punti di sutura. Subito dopo l’aggressione i due sulmonesi sarebbero fuggiti mentre i residenti della zona sono stati allertati dalle urla dei richiedenti asilo che hanno chiesto subito aiuto. La Polizia ha identificato e rintracciato uno dei due, già noto alle forze dell’odine, che è stato deferito all’autorità giudiziaria. Un caso che ribalta l’immaginario collettivo. La cronaca questa volta racconta di un aggressione ai danni dei richiedenti asilo, perpetrata da persone del posto.

Andrea D’Aurelio

 

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