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SULMONA – Nove candidati passano gli orali e restano in corsa per l’assunzione di fine anno. Ai sette agenti di Polizia Locale, che saranno assunti entro il 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato, il regalo lo porterà la Befana anziché Babbo Natale. Ieri infatti è stato il giorno del test e del colloquio volto ad accertare la conoscenza della lingua straniera prescelta e delle applicazioni informatiche più diffuse. Una prova propedeutica all’esame orale, svoltosi contestualmente, che ha visto i candidati confrontarsi con le materie specifiche previste nel bando. Agli undici aspiranti vigili urbani, che avevano superato la prova scritta, sono state poste tre domande ciascuno per verificare il grado di preparazione tecnico-giuridica, la capacità personale di elaborazione, la padronanza espositiva e la capacità di effettuare collegamenti tra le materie previste nel bando. Solo due degli undici candidati non hanno superato il colloquio orale. Per sette posti da assegnare restano in corsa in nove: Siro Baldassarre, Loris Coccione, Ettore D’Alessandro, Cosimo Danilo Del Vecchio, Mirko Fina, Lea Frittella, Antonella Imperatore, Sabatino Lalama e Michele Paglione. Due di loro saranno esclusi nei prossimi giorni all’esito della verifica di tutta la documentazione. La commissione giudicatrice, che ha affisso la graduatoria sull’esito del colloquio orale a Palazzo San Francesco, sta procedendo ad elaborare quella definitiva che dovrà tenere conto dei titoli e delle preferenze, fermo restando la somma dei punteggi riportati dai candidati tra prova scritta e colloquio. Entro il 31 dicembre si procederà quindi a comunicare la graduatoria definitiva e a sottoscrivere i sette contratti a tempo indeterminato per chiudere tutte le fasi selettive. Il concorso dei vigili arriva quindi alle battute finali dopo settimane di polemiche e fibrillazioni. La consigliera comunale Elisabetta Bianchi, proprio dai nostri studi televisivi, aveva invitato il sindaco Annamaria Casini a recarsi in Procura per “difendere l’operato dell’amministrazione” dopo le “vergognose illazioni”. Qualcuno ha minacciato anche dei ricorsi ma al momento nessuna azione è stata avviata.

Andrea D’Aurelio

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