SULMONA – Guerre, terrorismo, violenze che insanguinano tante parti del mondo, provocando lutti, dolori, sofferenze, mancanza di lavoro e disoccupazione. La via crucis delle Confraternite della diocesi di Sulmona-Valva ha ripercorso le tante croci che affliggono il territorio e la nazione ma ha dato un messaggio di speranza verso la Pasqua e la risurrezione. Sodalizi e arcisodalizi della Chiesa diocesana si sono dati appuntamento a Pescocostanzo per ripetere il pio esercizio della via Crucis alla presenza del vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina, del Direttore dell’ufficio Confraternite don Gilberto Uscuategui e del parroco di Pescocostanzo don Daniel Cardenas. “La via crucis continua nelle stragi di terrorismo, come quella nella quale è rimasta uccisa la nostra Fabrizia Di Lorenzo – ha ricordato monsignor Spina – continua nello sfruttamento delle donne, nel femminicidio, nelle ingiustizie e nella corruzione che affliggono la società , nelle guerre che spargono violenze e sangue in Siria, in tanti altri drammi che suscitano angoscia, apprensione e tristezza nel mondo interoâ€. Il pastore diocesano ha posto l’accento sul fatto che passando per il sacrificio sul Golgota Gesù con la sua Risurrezione dona una vita nuova. “Gli antichi filosofi egizi e greci, come Platone, parlavano di immortalità dell’anima – ha concluso monsignor Spina – ma Gesù non ci dona l’immortalità , ci dona una vita nuova, una vita altra, con la Risurrezione dai mortiâ€.
Andrea D’Aurelio