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SULMONA – “Guai a toccare il 25 aprile. Far conoscere il periodo che ci ha preceduto è importante perché attraverso la conoscenza della resistenza si capisce il significato della dittatura che ha messo nelle mani di un solo uomo il potere”. Il monito forte e chiaro arriva dal 98 enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale in vita della Brigata Maiella, l’unica formazione partigiana italiana decorata con medaglia d’oro durante la Resistenza. Malvestuto era tenente nella compagnia mortai della Brigata composta per lo più da abruzzesi, che dopo la liberazione di Sulmona nel giugno 1944 proseguì il percorso verso nord alle dipendenze dell’Armata alleata per finire il 21 aprile 1945 con l’entrare tra i primi nella Bologna liberata. Contro i detrattori del 25 aprile, che nelle ultime ore si sono fatti sentire, Malvestuto ricorda l’empietà del regime dittatoriale e si appella alle giovani generazioni. “Attraverso i sacrifici fatti da noi il 25 aprile deve servire per fare in modo che i giovani non ripetano gli errori del passato che hanno costretto noi a insorgere e prendere le armi”- conclude- “noi che siamo cresciuti durante la permanenza al potere e che abbiamo dovuto discernere il bene dal male”. Il 98 enne patriota, ma ancora giovanotto nell’animo, ha preso parte alla cerimonia di questa mattina in piazza Carlo Tresca.

Andrea D’Aurelio

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