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SULMONA – Sarà presentata nella prossima seduta del Consiglio Comunale una mozione di sfiducia per la Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio. Lo ha annunciato questa mattina nel corso della nuova seduta dell’assise civica, dove si è discusso  dei retroscena della crisi, il consigliere comunale ed ex sindaco di Sulmona Bruno Di Masci. Si vanno quindi delineando i prossimi passi dell’opposizione che intende alzare il tiro: richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, mozione di sfiducia per la Presidente Katia Di Marzio, manifestazioni in piazza per spiegare alla città quello che sta succedendo. ” Da sei firme ora la maggioranza si è ricompattata come prima e peggio di prima”- interviene Di Masci. Ma il fuori programma si è verificato  quando la consigliera Salvati prende la parola e va su tutte le furie, attaccando per tutto il suo intervendo l’ex sindaco Di Masci, mostrando un video dove viene etichettata con un epiteto dallo stesso consigliere. Viene quindi accompagnata fuori dall’aula fra il clamore del pubblico che si è fatto sentire. E’ una vicenda strettamente personale quella che vede protagonisti i due consiglieri che è stata portata in Consiglio dalla Salvati. Di Masci annuncia di tutelarsi nelle sedi opportune.  Finalmente a tirare fuori i temi è stato il capogruppo di Avanti Sulmona Fabio Pingue. Dalla riorganizzazione della macchina amministrativa alla questione Cogesa-Asm. Il consigliere Tirabassi si dice soddisfatto di aver lasciato ad aprile la maggioranza e parla di un Comune che non funziona nemmeno nell’ordinario. Incalza quindi i consiglieri Andrea Ramunno e Fabio Pingue tirando fuori  la raccolta firme con le dimissioni contestuali. È una chiara provocazione che non è passata inosservata.  Pingue e Ramunno non hanno nessuna intenzione di staccare la spina.  Maurizio Balassone di Sbic parla di fallimento della politica dell’arroganza. La Bianchi non vuole sentire ragioni e chiede nomi, cognomi e retroscena sulla crisi, fino a minacciare di occupare la Sala Consiliare. Il consigliere Francesco Perrotta amplia l’elenco delle incompiute, chiedendo conto al sindaco  su  cosa è stato fatto in riferimento all vendita della  Magneti Marelli o piuttosto sull’acquisto dei macchinari per il reparto di radiologia. Rincara la dose il capogruppo del Pd Antonio Di Rienzo facendo notare che nemmeno i soldi giacenti in cassa si spendono e che le gare vanno a rilento. Per Sulmona al Centro rompe il ghiaccio il capogruppo Luigi Santilli, più volte incalzato a prendere la parola dalla Bianchi. Prima la conferma di una fiducia già sancita in un documento e poi il battibecco con la Bianchi. A chiudere il Consiglio ad alta tensione è stato il sindaco Annamaria Casini con il suo discorso che arriva dopo tre ore di discussione.

Andrea D’Aurelio

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