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SULMONA – “Restiamo in attesa di poter conoscere risposte e fatti concreti, convinti che debba prevalere la politica dei servizi che risponda alle reali esigenze dei cittadini”. Lo afferma il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, che torna ad alzare la voce contro il governo gialloverde sulla salvaguardia dei Tribunali soppressi dalla riforma della geografia giudiziaria, fra i quali quello di Sulmona. Il sindaco plaude alla proroga di un anno ma non si accontenta e chiede una soluzione definitiva. Spiragli si sono aperti per rivedere la riforma ma riscontri concreti, al momento, non ce ne sono. Da qui il nuovo grido di allarme della Casini. “Questo territorio, già martoriato, non ha bisogno di contentini che potrebbero avere il sapore di una propaganda elettorale. Abbiamo accolto positivamente la notizia della proroga, tempo che utilizzeremo per continuare a lavorare con la stessa determinazione e lo stesso impegno, come abbiamo fatto finora in sinergia con l’Ordine forense di Sulmona dimostrando concretamente come il nostro tribunale sia meritevole di proseguire la propria attività, riconosciuto tra i presidi italiani per efficienza e produttività a servizio di un vasto territorio montano dalla particolare situazione orografica”- interviene il sindaco spiegando che nella nota pervenuta da Fulvio Baldi, Capo di Gabinetto del Ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede, “nulla si evince dell’incontro con il Ministro, come avevo istituzionalmente richiesto nella considerazione che il tribunale è un tema che riguarda l’intera comunità e non solo gli addetti ai lavori, e con lo scopo, dunque, di affrontare la tematica in un tavolo tecnico – politico al fine di una definiva risoluzione per garantire sicurezza e giustizia in un area di oltre 30 Comuni delle aree interne. Missiva alla quale sono state allegate le delibere consiliari dei Comuni del centro Abruzzo, in linea con la delibera approvata dal Comune di Sulmona in un Consiglio comunale straordinario all’interno del Palazzo di Giustizia, che racchiudono le istanze del territorio ed evidenziano la reale situazione orografica e le ragioni tecniche e politiche della decisa contrarietà all’ assurda chiusura del nostro tribunale”- chiosa Casini.

Andrea D’Aurelio

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