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SULMONA – Alloggi anche per divorziati e separati. Va in questa direzione la scelta del Comune di Sulmona che a breve incontrerà il Ministero dell’Economia e delle Finanze per definire i nuovi target per assegnare i 59 alloggi del contratto di quartiere a canone concordato. Dopo anni di burocrazia e verifiche sono stati assegnati la scorsa estate i primi cinque alloggi che sono andati a cinque giovani coppie della città. Un lungo iter che ha visto prima la conclusione delle operazioni di arredamento e poi la verifica del possesso dei requisiti previsti nel bando e la successiva sottoscrizione dei contratti. Per gli altri 59 alloggi si attende l’indizione di un nuovo avviso pubblico che deve tener conto delle indicazioni ministeriali per definire nuovi target, onde evitare di scoraggiare gli utenti alla presentazione della domanda come avvenne nel 2016 quando una categoria fu riservata agli studenti che non hanno risposto. “Dobbiamo procedere con un nuovo bando ma stiamo aspettando l’incontro con il Ministero per consegnare più case alle persone bisognose”- interviene l’assessore alle politiche della casa, Mauro Tirimacco. La proposta del Comune è quella di puntare anche sulle coppie separate e divorziate. I lavori di costruzione del palazzo di viale delle Metamorfosi sono terminati dopo 15 anni. L’importo di 5 milioni, sui 9 totali per sistemare anche verde pubblico e aree urbane, è servito a costruire nell’area libera di viale delle Metamorfosi – da 3mila metri – che sbuca sulla statale (nei pressi della palazzina Ater), 64 alloggi di ultima generazione a canone concordato (cioè da un minimo di 220 euro al mese a un massimo di 340). Otto per anziani al piano terra (di cui 4 da 64 metri quadri e 4 da 43) con accessi per i diversamente abili; 16 per giovani coppie da 63 metri quadri; 16 per anziani (di cui 4 da 43 metri quadri e 12 da 31); 24 per studenti (che non hanno risposto). Da qui la necessità di individuare nuovi target per assegnare 59 case che restano vuote. Nel progetto ci sono anche un poliambulatorio, una sala ritrovo per anziani e sale studio.

Andrea D’Aurelio

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