SULMONA – Potrebbe slittare di qualche settimana la consegna dei primi quindici alloggi del contratto di quartiere. L’iter doveva chiudersi a settembre ma i funzionari di Palazzo San Francesco stanno ultimando proprio in questi giorni le procedure, tenendo conto che la stagione estiva ha di fatto rallentato tutta la trafila burocratica. Decorsi i termini stabiliti dalla legge per gli eventuali ricorsi e dopo l’ok della Regione Abruzzo, ora la pratica ritorna in Comune. Toccherà alla funzionaria degli uffici dell’assessorato al sociale procedere alla verifica di tutti i documenti, ma anche avvisare i destinatari degli alloggi e ratificare i singoli contratti. Se ne andrà quindi altro tempo, fermo restando il fatto che l’ufficio al sociale sta lavorando alacremente. E’ possibile che la consegna slitti però al mese di ottobre, visto che bisogna ancora ultimare alcuni passaggi. Gli utenti continuano a spingere il piede sull’acceleratore perché di tempo, considerano gli intoppi che si sono verificati anni addietro, ne è passato. I lavori di costruzione del palazzo sono terminati dopo 15 anni. L’importo di 5 milioni, sui 9 totali per sistemare anche verde pubblico e aree urbane di viale delle Metamorfosi e viale Sallustio, è servito a costruire nell’area libera di viale delle Metamorfosi – da 3mila metri – che sbuca sulla statale (nei pressi della palazzina Ater), 64 alloggi di ultima generazione a canone concordato (cioè da un minimo di 220 euro al mese a un massimo di 340). Otto per anziani al piano terra (di cui 4 da 64 metri quadri e 4 da 43) con accessi per i diversamente abili; 16 per giovani coppie da 63 metri quadri; 16 per anziani (di cui 4 da 43 metri quadri e 12 da 31); 24 per studenti (che non hanno risposto). Nel progetto ci sono anche un poliambulatorio, una sala ritrovo per anziani e sale studio. Nello stesso immobile è allocata temporaneamente la Guardia di Finanza, dopo il trasloco da piazza Garibaldi, la cui sede necessita di alcuni lavori di adeguamento strutturale.
Andrea D’Aurelio