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SULMONA – Si riapre il tavolo della rete ospedaliera. La Regione Abruzzo interviene dopo le richieste del tavolo di monitoraggio ministeriale e in vista dell’imminente scadenza fissata dal Governo per una proposta entro giugno. Il tavolo tecnico ha quindi come obiettivo la rivisitazione della rete ospedaliera regionale e l’elaborazione di un documento di programmazione per tutelare utenti e territori. Per il sindaco Annamaria Casini è “la prima vera grande occasione, attesa da tempo, per ripensare ad una reale politica sanitaria, che inverta la prospettiva di accentrare la sanità ospedaliera nelle grandi città”. Il primo cittadino ha chiesto nuovamente alla Regione, con una nota all’assessore Nicoletta Veri e alla Asl1, inviata anche alle consigliere regionali del territorio Antonietta La Porta e Marianna Scoccia un confronto per chiarire le istanze del nostro territorio. “Ora c’è la concreta possibilità di rivedere la rete ospedaliera” riprende “e questo governo regionale può dare seguito a quanto più volte annunciato di voler ridare al nostro ospedale un ruolo centrale superando quanto sancito dal Decreto Commissariale 77/2016 (alla luce del D.M. 70/2015 e del D. C. n.55/2016)”. L’obiettivo è evitare che il nuovo ospedale non sia all’altezza della situazione in quanto al centro di tagli ai servizi. “Fino a quando non verranno individuate soluzioni organizzative lungimiranti e responsabili che tengano conto finalmente dei reali bisogni delle comunità locali” rimarca Casini “il governo regionale resterà inesorabilmente nella sfera delle mere intenzioni se non nella bieca propaganda. Come ho ribadito anche in recenti incontri con l’assessore regionale Nicoletta Veri e con atti indirizzati alla Asl 1 e alla Regione, per passare dall’intenzione ai fatti occorre tenere a mente che alla base di una corretta programmazione non può prevalere la logica dei numeri legati alla popolazione” conclude il sindaco. E intanto l’ospedale preso in consegna il 4 dicembre scorso ancora non entra in funzione. Lo scorso 15 maggio è arrivata la terza integrazione al parere igienico-sanitario. Da Palazzo San Francesco stanno predisponendo l’istruttoria. Asl e Regione sono state diffidate dal Tdm.

Andrea D’Aurelio

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