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SULMONA – Informazione e sensibilizzazione per dare lo stop alle lunghe liste d’attesa. Sarà monitorato dai volontari di Cittadinanzattiva e dal Tribunale per i diritti del Malato, il Cup dell’ospedale di Sulmona, punto di riferimento e filo diretto tra gli utenti e il nosocomio. Scatterà nei prossimi giorni l’audit civico, quell’operazione che rientra nel piano sanitario nazionale, e che vedrà in prima linea proprio i volontari impegnati nel monitorare le modalità di gestione delle prenotazioni, il gradimento e la conoscenza degli utenti, l’efficienza e l’efficacia del sistema di prenotazione dei singoli esami. Non a caso il piano nazionale di governo delle liste di attesa punta ad aumentare l’accessibilità e la tempestività delle cure, ma anche a favorire maggiore trasparenza delle agende e più controllo dell’intramoenia. Si sa che le maggiori criticità proprio riguardano le modalità e il sistema di prenotazione delle singole prestazioni ospedaliere. “Gli utenti ci troveranno fuori dal Centro Unico Prenotazione per dialogare con loro sulla prenotazione appena effettuata. Verranno rivolte una serie di domande per verificare la conoscenza dei codici di priorità e il rispetto delle tempistiche”- spiega il coordinatore del Tdm, Catia Puglielli, che invita i cittadini a collaborare perché “con questo strumento si potrà addivenire a una sanità migliore”. Dove non arrivano le istituzioni ci pensano quindi le associazioni ad ascoltare la gente e a raccogliere quelle criticità che devono essere risolte. Un caso fra tutti riguarda la prenotazione di alcuni esami che non vengono più eseguite da tempo. E’ accaduto di recente all’ospedale di Sulmona ma anche a quello di Castel Di Sangro. A volte basta poco per recuperare la fiducia degli utenti e migliorare il sistema organizzativo della sanità.

Andrea D’Aurelio

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