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SULMONA – “Non mi sento assolutamente in standby perché macino chilometri. Ho messo a disposizione di Fratelli d’Italia la mia esperienza e la mia figura. Qualora fosse ritenuta utile lo farei con orgoglio. Nella rosa ci sono tutte persone valide per arrivare a quel riscatto di cui la Regione Abruzzo ha assolutamente bisogno”. Lo ha detto poco fa nel corso di un incontro con Fratelli d’Italia Sulmona il candidato presidente in pectore per le prossime regionali, nelle fila del centro destra, Marco Marsilio. Tono fermo e pacato non mette frette alla sua coalizioni e ai vertici nazionali che ancora trovano la quadra per la candidatura. “Più tardi si decide peggio è. Noi vogliamo partire ma non ci fermiamo ugualmente”- continua il senatore che oggi ha vissuto il suo tour a Sulmona, accompagnato dal consigliere comunale e provinciale Mauro Tirabassi e dall’ex vice sindaco Mariella Iommi. Prima la visita in carcere dove ha incalzato il governo a incrementare l’organico a fronte dell’ampliamento della struttura. Poi una capatina in ospedale alla vigilia del Consiglio Comunale pro punto nascita. “Le distanze sono chilometriche”- ha commentato riferendosi alla nostra inchiesta sul viaggio da Campo di Giove a Chieti. E dulcis in fundo la visita al Tribunale. “Il problema del carcere è strettamente collegato a quello del tribunale – ha osservato il parlamentare Fdi – perché la presenza di detenuti provenienti in gran parte da cosche della criminalità meridionale porta su Sulmona loro familiari, che qui s’insediano”. Il senatore ha premesso di non voler fare allarmismo ma la soppressione del tribunale, come pure quella del punto nascita, indeboliscono il territorio, privandolo di un contesto sociale e civile coeso e robusto.

Andrea D’Aurelio

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