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SULMONA –  243 immobili confiscati. Stupefacenti ed estorsioni tra le pratiche criminali di radicamento, a cui si aggiungono il gioco d’azzardo  illegale (l’Abruzzo e la provincia dell’Aquila detengono i picchi), le infiltrazioni nei finanziamenti all’agricoltura e nel ciclo di smaltimento dei rifiuti.  Le relazioni più recenti, relative al 2018, parlano di una presenza stanziale in Abruzzo della ‘ndrangheta, e di un numero indicativo della forza della camorra. A scattare la fotografia è stata questo pomeriggio, nella sede della Comunità Montana Peligna, l’ex assessore provinciale Teresa Nannarone del circolo Pd che ha illustrato, davanti all’ex Procuratore Antimafia Franco Roberti, il protocollo della trasparenza contro le infiltrazioni mafiose. Un fenomeno che non è poi così lontano dall’Abruzzo e dalla provincia dell’Aquila. Perché la mafia non è solo quella che spara o sequestra. C’è un tipo di mafia che è cambiata e si è adeguata ai tempi. E ci si può difendere solo con la conoscenza e trasparenza. Due parole che dovrebbero comparire su ogni agenda politica.  Come primo strumento di lotta e sensibilizzazione Nannarone ha invocato la trasparenza e la pubblicità di dati e informazioni come i fornitori di beni agli enti a cominciare dai Comuni e la lista delle società e delle imprese che hanno sede nel territorio. Poi è stata la volta dell’ex Procuratore nazionale Antimafia che ha elencato quattro caratteristiche che distinguono le mafie dalle altre organizzazioni criminali: la tendenza ad avere rapporti con la politica, la mimeticità, la territorialità e il perseguimento delle estorsioni come metodo di controllo e rafforzamento. A una domanda sui rischi di infiltrazione connessi alla ricostruzione, come nel caso dell’Aquila, Roberti ha sottolineato il rafforzamento di strumenti che hanno permesso una maggiore prevenzione rispetto a vicende come quella dell’Irpinia: “Abbiamo a disposizione una maggiore conoscenza, l’incrocio di dati forniti dalle direzioni distrettuali antimafia” consente di segnalare i soggetti e le imprese “a rischio” nel settore degli appalti. L’intervento di Roberti, che ha dialogato con il giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Guastella, è stato preceduto dall’introduzione del segretario del Pd della provincia dell’Aquila Francesco Piacente e dagli artici vertici di un partito che offre uno strumento alla politica per lottare contro le infiltrazioni mafiose. Perché l’isola felice che contraddistingue questo territorio va difesa.

Andrea D’Aurelio

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