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PRATOLA PELIGNA -  La prima campanella suona oggi ma le navette per il trasporto gratuito da Sulmona a Pratola Peligna saranno in funzione a partire da lunedì 16 settembre. Nemmeno il tempo di cominciare che già divampa la polemica per i disagi che dovranno affrontare, da qui alle prossime 72 ore, le famiglie degli studenti del De Nino-Morandi di Sulmona che iniziano il loro quinto anno scolastico di fila fuori la sede storica di via D’Andrea. Tutte le corse scolastiche della Tua saranno attivate da lunedì prossimo come da calendario regionale che ha fissato per la data del 16 settembre l’inizio delle lezioni. Ci sono però le scuole autonome che seguono una programmazione diversa. E’ proprio il caso del “Polo Fermi” che riapre ufficialmente i battenti oggi. La comunicazione arrivata dalla Tua alla Dirigenza dell’istituto ha colto un pò di sorpresa le famiglie che si sono organizzate autonomamente per il trasporto degli aspiranti ragionieri e geometri. “E’ una situazione che crea disagi. Se la Regione ha deciso per il 16 vuol dire che non c’è intesa. E’ vero che si tratta di soli tre giorni ma per chi vive nei paesi del circondario non è così facile come sembra”- intervengono alcuni genitori. “Tutte le corse scolastiche regionali saranno attivate lunedì prossimo”- ribatte il Dirigente Scolastico, Massimo Di Paolo- “noi abbiamo fatto notare che, al di là del calendario regionale, ci sono scuole autonome”. Ma il trasporto da Sulmona a Pratola Peligna e viceversa rientra in una problematica decisamente più complessa che riguarda i trascorsi e il futuro del De Nino-Morandi. Settembre doveva essere il tempo di migrare, come direbbe il poeta. La stessa Dirigenza annunciò a marzo il rientro a Sulmona ma poi il contratto tra Provincia e S. Antonio Srl non è stato siglato per la mancanza della classe d’uso scolastica dell’immobile dell’ex convento di S. Antonio dove, da oggi, entrano gli alunni della scuola media Capograssi. “E’ bene ricordare che la condizione di Pratola Peligna e di tutto il Polo è una condizione ottimale per laboratori, accessi agli strumenti didattici, spazi, igiene e sicurezza”- ha tenuto a precisare il preside riferendosi anche alla sede dell’Iti che continua ad ospitare gli studenti del De Nino-Morandi. Si torna al punto di partenza in attesa di trovare altre vie d’uscita che non sono dietro l’angolo.  Fermo restando che se è oggi tutto da rifare è sicuramente per alcune criticità che sono subentrate durante le trattative. Criticità che, va detto per onestà intellettuale, dovevano essere segnalate ma qualcuno poteva adoperarsi per rimuoverle. Fu sera e fu mattina. Quinto anno.

Andrea D’Aurelio

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