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SULMONA – Un incontro urgente con il Provveditorato alle Opere Pubbliche e il responsabile del procedimento Federico Isola per arrivare a una pronta risoluzione sul caso del De Nino-Morandi di Sulmona, l’istituto di via D’Andrea chiuso dal 17 ottobre 2014, dopo il sequestro parziale della Finanza dell’Aquila per presunti lavori sbagliati post sisma. E’ quanto chiede il comitato De Nino-Morandi, attraverso il delegato Franco D’Amico, che torna alla carica sulla vicenda della sede storica dei ragionieri e geometri. La Provincia dell’Aquila aveva annunciato l’insediamento della commissione e lo studio di convenienza economica, ma nulla si sa di preciso sulla stato dell’arte del procedimento. Il comitato quindi vuole vederci chiaro. “Dall’anno 2014 gli immobili che ospitavano gli istituti sono chiusi a seguito di parziale sequestro cagionato da presunte irregolarità nella gestione dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento sismico, l’intera popolazione scolastica studentesca e l’intero corpo docente sono stati allocati provvisoriamente presso l’Iti di Pratola Peligna”- scrive D’Amico al Provveditore e al Dirigente dell’ufficio tecnico. Secondo il portavoce del comitato “il perdurare di questa situazione, oltre agli intuibili disagi per la popolazione studentesca ed il corpo docente, sta determinando ulteriori danni agli immobili in conseguenza dello stato di abbandono nel quale essi vivono”. Da qui la richiesta di fissare un incontro urgente con l’ingegnere Federico Isola e una delegazione del comitato De Nino-Morandi per illustrare le problematiche del caso e l’adozione di ogni più idoneo provvedimento teso alla sua pronta soluzione in tempi certi.

Andrea D’Aurelio

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