SULMONA – Si allungano i tempi per il dissequestro del De Nino- Morandi di Sulmona. La Provincia infatti vuole attendere la consegna dello studio di progettazione, previsto per fine ottobre, prima di procedere con l’istanza da far recapitare alla Procura della Repubblica dell’Aquila che il 17 ottobre 2014 aveva posto i sigilli una parte del plesso di via D’Andrea per l’inchiesta sui presunti lavori sbagliati post sisma. I magistrati hanno già dato l’ok alla Provincia per accedere nell’edificio scolastico ma una volta che vengono tolti i sigilli la custodia della scuola torna nelle mani dell’ente proprietario, la Provincia, che vuole avere la giusta copertura alle spalle. “Per noi non è un problema in questo momento. Aspetteremo la consegna della progettazione e dell’appalto per poi procedere con l’istanzaâ€- afferma il Presidente Caruso. Nell’ultimo summit con la Procura, assieme al portavoce del comitato Franco D’Amico, si era convenuto di procedere con il dissequestro dopo novanta giorni dalla firma della convenzione con l’impresa che si è aggiudicata l’incarico per la redazione del progetto definitivo-esecutivo. Già il 10 settembre il dissequestro si poteva chiedere ma la consegna dello studio di progettazione arriverà solo a fine ottobre. La richiesta del dissequestro non sarà imminente ma questo non ostacola l’iter per i lavori e soprattutto il rientro a Sulmona che è tutt’altra storia. Per il trasloco nell’ex convento di S. Antonio, previsto in autunno, le verifiche sono in dirittura d’arrivo. Manca la ratifica del contratto e la variazione di bilancio per procedere poi all’avvio degli interventi stimati in 45 giorni. Il controesodo a Sulmona potrebbe concretizzarsi già in autunno o al massimo per la fine dell’anno ma comitato e istituzioni interessate stanno spingendo, non senza tenere conto delle disposizioni imposte dalla legge.
Andrea D’Aurelio