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SULMONA – Si procederà per un trasloco durante le feste pasquali oppure si attenderà l’inizio del prossimo anno scolastico? E’ questo uno dei nodi da sciogliere per la commissione edilizia scolastica della Provincia dell’Aquila, convocata per domani alle ore 11 nella sede di via Saragat. Per il De Nino-Morandi arriva il giorno della verità. Domani in commissione si discuterà della sede alternativa dell’istituto come pure dei lavori di adeguamento dell’edificio storico di via D’Andrea, alla luce dello studio di progettazione richiesto e ottenuto dalla Provincia. Per le ore 11 di domani sono stati convocati anche l’amministratore della S. Antonio Srl, Walter Tirimacco ( ditta che ha risposto alla manifestazione d’interesse bandita dalla Provincia dell’Aquila) e il portavoce del comitato, Franco D’Amico. L’ente proprietario della scuola allocherà 90 mila euro per la sede di viale Mazzini ma il passaggio successivo sarà quello di sottoscrivere il contratto con la ditta e fissare il trasloco, non senza una concertazione con la Dirigenza del Polo “Fermi”. Al momento infatti esiste solo un contratto preliminare tra la Provincia dell’Aquila e la S. Antonio srl. Domani quindi potrebbe essere il giorno decisivo per passare ai fatti. Perché si sa che alla fine sono gli atti quelli che contano. La ditta dal canto suo ha presentato alla Provincia tutte le autorizzazioni reperite per consegnare il cantiere: comunicazione dell’approvazione Suap da parte del comune di Sulmona, segnalazione della certificata agibilità trasmessa al Suap (Sportello Unico Attività Produttive) e della relativa documentazione tecnica che comprende, fra le altre cose, le dichiarazioni sugli impianti, il collaudo statico e l’accatastamento; copia della progettazione antincendio e il relativo parere di esame progetto oltre alla scia completa di documentazione tecnica e dichiarazioni di legge. Ora si dovrà rimettere insieme il tutto e decidere per il trasloco. Perché la popolazione scolastica non può più aspettare. I continui rinvii per fissare il trasloco non lasciano tranquilli i sulmonesi, soprattutto coloro che auspicano il rientro dei ragionieri e geometri in città.

Andrea D’Aurelio

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