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SULMONA – Il Provveditorato alle Opere Pubbliche torna all’istituto De Nino-Morandi di Sulmona per un ulteriore sopralluogo in vista dello sblocco della fase procedurale. Ieri è stata un’altra giornata di rilievi per i funzionari incaricati ma dell’incarico per la redazione e approvazione del progetto ancora nessuna traccia. Per il Dirigente Scolastico del Polo Scientifico-Tecnologico Massimo Di Paolo la strada intrapresa col Provveditorato resta quella più giusta e sicura. “Questi rilievi sono atti dovuti in vista della progettazione. Vuol dire che si va verso un progetto serio”- ha detto Di Paolo. Contestualmente si sta lavorando anche sul fronte della manutenzione e del decoro urbano alla luce dei recenti fatti di cronaca. Prima di capodanno è scoppiato un incendio nella palestra della scuola e al momento sono due le ipotesi più accreditate: un corto circuito o un atto doloso dal momento che la porta d’ingresso alla struttura sportiva era completamente aperta. L’edificio del De Nino-Morandi resta un cantiere a cielo aperto. Un edificio abbandonato a se stesso quando sono passati più di tre anni dalla chiusura, all’indomani dei sigilli scattati su una parte del plesso. Prima di procedere con l’istanza di dissequestro e lo studio di convenienza economica, la Provincia dell’Aquila attende l’affidamento dell’incarico a un progettista da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche dopo la convenzione siglata lo scorso mese di giugno. Se è vero che i tempi si accorceranno al momento tutte le procedure vanno comunque a rilento mentre, sull’altro fronte, si cerca una sede alternativa a Sulmona che risponda ai criteri della sicurezza e dei rapporti spazio-unità. Ma anche qui siamo in alto mare.

Andrea D’Aurelio

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