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SULMONA – Si insedierà in questa settimana la commissione per l’apertura delle offerte di progettazione. Comincia a muoversi qualcosa per i lavori di adeguamento sismico al De Nino-Morandi di Sulmona, a tre anni di distanza dal sequestro e chiusura della scuola. Il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, d’intesa con il consigliere delegato all’edilizia scolastica Gianluca Alfonsi e il consigliere provinciale Mauro Tirabassi, a seguito della scadenza del 7 dicembre per l’affidamento della progettazione esecutiva tramite procedura negoziata, per l’incarico per il consolidamento statico delle strutture, solo a seguito del quale sarà possibile procedere anche al dissequestro della struttura, ha fatto sapere che, in questa settimana, si insedierà la commissione per l’apertura delle offerte pervenute e, verosimilmente, l’avvio entro un mese della progettazione, articolata in varie fasi successive, una delle quali prevede uno studio di convenienza economica tra un eventuale abbattimento e ricostruzione o adeguamento antisismico. “Questa amministrazione provinciale”- rimarca Caruso- “ha, fin dall’inizio della legislatura (il Presidente il 7 Settembre 2017, presso la sede dell’Istituto “E. Fermi” a Sulmona, ha incontrato il comitato genitori), sempre seguito con attenzione le problematiche dell’istituto, soprattutto, manifestato l’intento di riportare nella città di Sulmona l’intero distretto scolastico, per restituire certezza ma anche sicurezza a famiglie e studenti. Ricordiamo che ente attuatore dell’intervento è il Provveditorato alle Opere Pubbliche dell’Aquila con il quale, questa provincia, è costantemente in contatto. L’impegno e il lavoro di questa consiliatura per i territori è continuamente provata dalla quotidiana attenzione per ogni esigenza o problematica presente o futura ma soprattutto la costante ricerca di relazioni e condivisioni”. Nel frattempo si cerca anche un piano b per riportare la popolazione scolastica a Sulmona in una sede alternativa. E’ una corsa contro il tempo. D’altronde sono già passati tre anni.

Andrea D’Aurelio

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