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SULMONA – Completare i lavori sulla parte che è stata posta a sequestro per accelerare i tempi. Si sposta il raggio di azione sulla ristrutturazione dell’istituto sulmonese De Nino-Morandi, chiuso dal 17 ottobre 2014, poiché finito nel vortice di un’inchiesta giudiziaria legata ai lavori del post sisma. Rispondendo all’interrogazione presentata ieri in Consiglio Comunale da Forza Italia, l’assessore comunale Mario Sinibaldi ha chiesto la convocazione di un incontro con il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso e i due consiglieri provinciali Mauro Tirabassi e Fabio Ranalli per spingere la Procura della Repubblica dell’Aquila a completare le procedure di dissequestro e chiedere il completamento dei lavori sull’ala dell’edificio dove sono scattati i sigilli. Se fino a qualche mese fa si pensava a una ristrutturazione della parte non sequestrata ora le carte in tavola sono cambiate. “Le lungaggini della provincia rendono la prima strada difficile da percorrere”- spiega l’assessore- “sono passati anni e vanno aggiornati i prezzi. Spingiamo per il dissequestro e chiediamo il completamento dei lavori per riportare in tempi più celeri gli studenti a Sulmona”. Per il quarto anno scolastico di fila intanto gli aspiranti ragionieri e geometri sono ospitati dall’Iti di Pratola Peligna. Si avvicina la triste ricorrenza del 17 ottobre e sul futuro del plesso ci sono solo idee e proposte ma, al momento, nessun risultato concreto per la riapertura della sede storica di via D’Andrea.

Andrea D’Aurelio

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