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L’AQUILA – Per due anni scolastici di fila la Provincia dell’Aquila ha accumulato dei debiti fuori bilancio in merito al trasporto della popolazione scolastica del De Nino-Morandi da Sulmona a Pratola Peligna e viceversa. Il debito è stato licenziato ieri dal Consiglio Provinciale insieme a una serie di spese accumulate dall’ente negli ultimi anni. Il trasporto degli studenti è cominciato il 29 ottobre 2014, esattamente 12 giorni dopo la chiusura dell’edificio scolastico di via D’Andrea, sede storica dei ragionieri e geometri, in seguito al sequestro della Procura della Repubblica dell’Aquila di una parte dell’immobile per presunti lavori sbagliati post sisma. Gli studenti furono trasferiti all’Iti di Pratola Peligna che ospita tuttora gli aspiranti ragionieri e geometri e le spese di trasporto sono a carico dell’ente, non senza difficoltà dal momento che ieri il Consiglio provinciale ha riconosciuto debiti fuori bilancio con la società regionale Tua per il trasporto degli studenti sulla tratta Sulmona-Pratola Peligna per l’istituto De Nino-Morandi negli anni scolastici 2015-2016 e 2016-2017. All’inizio dell’anno scolastico corrente si pensava in effetti che le spese di trasporto finissero a carico delle famiglie. Poi la rassicurazione dell’ultimo minuto da parte del Presidente Angelo Caruso che ha mantenuto la linea adottata dai suoi predecessori ma la Provincia si è vista costretta a fare i conti con la Tua. Come risolvere definitivamente il problema? Una soluzione potrebbe essere quella di riportare la popolazione scolastica a Sulmona in una sede alternativa in attesa che si sblocchi l’iter per l’avvio dei lavori nella storica scuola di via D’Andrea. Ma, semmai questa ipotesi sarà perseguita, tutte le sedi devono rispondere le norme sulla sicurezza, tenendo conto anche di una didattica di qualità. Ma questa è tutt’altra storia.

Andrea D’Aurelio

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