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SULMONA – “Se avessero ascoltato la mia proposta ora gli studenti del De Nino-Morandi avrebbero una scuola sicura”. Ad affermarlo a Onda Tg è Antonella Di Nino, già Vice Presidente della Provincia dell’Aquila, in un momento dove si riaccende il dibattito sulla sicurezza sismica degli edifici scolastici, all’indomani del tragico sisma che ha colpito la popolazione del reatino. Il plesso di via D’Andrea fu sequestrato per presunti lavori sbagliati post sisma dalla Finanza dell’Aquila il 17 ottobre 2014 e gli studenti sono stati trasferiti dal 29 ottobre dello stesso anno nell’Iti di Pratola Peligna. In tempi non sospetti la Di Nino, nei mesi di settembre e ottobre 2011, aveva proposto all’allora preside Luciana Vittoria Bruno di trasferire a Pratola la popolazione scolastica per eseguire in tre mesi i lavori sulla sede storica così da riconsegnare a studenti e famiglie un edificio scolastico sicuro nel giro di poco tempo. “Ci fu un’assemblea pubblica con studenti, rappresentati degli studenti, corpo docenti”- racconta l’ex Vice Presidente della Provincia- “a suo tempo venni attaccata di voler spostare gli studenti ma il tempo è galantuomo e le mie scelte si sono rilevate lungimiranti”, rincara l’avvocato. Il trasferimento all’Iti arrivò solo dopo il sequestro della Finanza, almeno per quanto riguarda l’ala dell’edificio sottoposta ai lavori, mentre l’altra fu chiusa e dichiarata inagibile. I tempi per il rientro nella sede di via D’Andrea restano molto lunghi. Tocca al Comune di Sulmona, previo accordo con Provincia e Dirigenza Scolastica, individuare una sede alternativa, che risponda alle norme di sicurezza, per riportare gli studenti in città. Anche quest’operazione non sarà breve.

Andrea D’Aurelio

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