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SULMONA – Accelerare l’iter per riportare il De Nino-Morandi a Sulmona. Si sono lasciati così il sindaco di Sulmona Annamaria Casini e il componente del comitato docenti Franco D’Amico, audito ieri a Palazzo San Francesco dal primo cittadino. Un incontro per fare il punto della situazione sull’edificio di via D’Andrea, finito al centro di un’inchiesta giudiziaria per presunti lavori sbagliati post sisma. Il plesso scolastico, almeno in parte, fu sequestrato dalla Guardia di Finanza dell’Aquila il 17 ottobre 2014. Il 29 ottobre dello stesso anno la popolazione scolastica fu trasferita all’Iti di Pratola Peligna. Da allora- ha ricordato il professore al sindaco- si sono susseguiti non pochi incontri in Prefettura per individuare la strada del ritorno a Sulmona: 20 ottobre 2014, 28 aprile 2015, 25 settembre 2015 e 5 maggio 2016. Il 13 novembre 2015 Provincia e Procura cominciarono a tracciare l’iter del dissequestro. L’ultimo incontro ufficiale fra Comune di Sulmona, Provincia dell’Aquila e Dirigenza del Polo “Fermi” risale al 12 luglio scorso. “Sicuramente dobbiamo ricontrarci come istituzioni per non far passare altro tempo”- rimarca il sindaco Casini. “E’ stato un incontro positivo che vuole mantenere viva l’attenzione sul futuro della scuola. Voglio che le istituzioni si muovano una volta per sempre”- incalza il professor D’Amico. A due anni dal sequestro per il De Nino-Morandi la via del ritorno a “casa” è ancora lontana dal momento che il progetto e il cronoprogramma sono da stabilire. Di concreto c’è il decreto del Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis, datato 13 maggio 2016, in cui si prevede un’articolazione dei lavori in due lotti funzionali al fine di consentire una progressiva ripresa delle attività didattiche nell’edificio di Sulmona, in funzione anche della futura risoluzione delle vicende giudiziarie in essere. Recentemente la Provincia ha ottenuto l’ok della Procura della Repubblica per l’accesso temporaneo nello stabile di via D’Andrea. Il Consiglio Comunale di Sulmona nella seduta dello scorso 18 ottobre, in un apposito ordine del giorno votato all’unanimità da maggioranza e opposizione, ha impegnato il sindaco, fra le altre cose, a valutare la possibilità che l’ente possa essere individuato come soggetto attuatore, analogamente a quanto già fatto per il Liceo Classico-Ovidio. Negli ultimi giorni è stata la consigliera comunale di Forza Italia Elisabetta Bianchi a riaccendere i riflettori sul De Nino-Morandi facendo notare come l’edificio, oltre alla lunga odissea giuridico-amministrativa, è tornato nella morsa del degrado e dell’incuria.

Andrea D’Aurelio

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