SULMONA – “Non ci arrendiamo e ora più che mai continuiamo la battaglia su tutti i fronti contro la realizzazione della centrale Snam a Sulmona”. Lo afferma il sindaco della città di Sulmona, Annamaria Casini, commentando l’autorizzazione definitiva data dal Ministero alla realizzazione della centrale di compressione a servizio del metanodotto Brindisi-Minerbio. “E’ stato depositato ieri il ricorso al Tar Lazio contro la delibera del Consiglio dei ministri del 22 dicembre scorso, richiedendo anche la sospensiva del decreto di autorizzazione alla costruzione dell’infrastruttura, dannosa per il nostro territorio – spiega – Lunedì prossimo sarà depositato il ricorso congiunto ad adiuvandum di 14 comuni del comprensorio, ma siamo già pronti ad apportare integrazioni con incisive azioni successive”. “Siamo venuti a conoscenza solamente oggi del decreto del Mise, arrivato e notificato questa mattina presso gli uffici comunali” dichiara, annunciando che, “dopo la fase legale, si passerà a quella politica in cui saranno i nuovi interlocutori a dover prendere in mano le redini della situazione per la salvaguardia del nostro territorio. Attendiamo la formazione del nuovo Governo, noi non arretreremo di un solo passo”. La Snam nel frattempo fa sapere che l’avvio dei lavori sarà preceduto dall’esecuzione delle attività previste dalle prescrizioni del decreto di Valutazione di impatto ambientale rilasciato il 7 marzo 2011. “La Snam” si legge in una nota “avvierà, in accordo con gli enti competenti, il progetto della rete di monitoraggio delle emissioni e del rumore”. Saranno quindi realizzate, nell’area del Comune di Sulmona, delle centraline di rilevamento delle emissioni atmosferiche. Tale attività avrà inizio almeno un anno prima dell’avvio della fase di cantiere. Inoltre, sempre prima dell’avvio dei lavori, Snam procederà alla redazione di un piano dettagliato del biomonitoraggio.
Andrea D’Aurelio
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