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SULMONA – “Attesa la genericità di quanto previsto, si chiede di integrare il paragrafo indicando le azioni che si intendono perseguire al fine di implementare nel triennio la nuova programmazione ospedaliera, in coerenza con gli standard del DM n 70/2015, nonché i relativi indicatori al fine di monitorare il raggiungimento dei risultati attesi in tempi chiari e definiti”. E’ stato trasmesso oggi in Regione il verbale del tavolo di monitoraggio del 30 novembre scorso con il quale il Ministero chiede sostanzialmente alla Regione le dovute integrazioni sul piano sanitario regionale, “troppo generico” secondo il governo. Gli aspetti prinicipali evidenziati nel verbale fanno riferimento all’ulteriore approfondimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera (da portare avanti con il Tavolo congiunto, prima dell’invio allo specifico Tavolo del DM70), condivisione del piano per l’assistenza territoriale (per il quale viene chiesto di produrre un cronoprogramma dettagliato delle azioni), sblocco della premialità di oltre 70 milioni di euro per aver sanato (nel corso del 2019) gli inadempimenti riferiti all’anno 2017. Ma al contempo un maggiore controllo della dinamica di spesa delle Asl, per garantire l’equilibrio economico-finanziario del sistema. Nel verbale ci sono poi riferimenti al mantenimento del Punto nascita dell’ospedale di Sulmona, per il quale si prende atto della richiesta di deroga avanzata dalla Regione e attualmente al vaglio della Commissione Percorso Nascita Nazionale. Sulla rete ospedaliera, il verbale prende atto delle schede relative ai presidi di Penne, Popoli, Ortona, Guardiagrele, Atessa e Castel di Sangro inviate a luglio e del piano di programmazione trasmesso a ottobre. Poiché il Tavolo ha rilevato che i nuovi atti vanno a modificare sostanzialmente quanto previsto dal Decreto Commissariale 79 del 2016, approvato dalla precedente amministrazione D’Alfonso, è stato richiesto “un opportuno approfondimento – è scritto nel documento – prima di sottoporre la documentazione alla valutazione del Tavolo di monitoraggio del DM 70/2015 (l’organismo tecnico sul Decreto Lorenzin, ndr)”. Come a dire che bisogna ancora lavorare per essere più espliciti e specifici. Un punto che ha già acceso il dibattitto con le opposizioni, soprattutto con Pd e Udc che già aveva fatto notare la necessità di integrazioni. L’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, ha ricordato di aver istituito il Tavolo permanente di coordinamento Regione-Asl, per “assicurare una governance efficace ed efficiente del sistema sanitario regionale, attraverso processi aziendali corretti e uniformi sul territorio che consentano di centrare il monitoraggio e il raggiungimento degli obiettivi di salute in capo alle aziende sanitarie”.

Andrea D’Aurelio

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