banner
banner
????????????????????????????????????

SULMONA – Quattro ore di riunione non sono bastate ai consiglieri di maggioranza per trovare la quadra dopo l’ennesima chiamata alla verifica scattata vuoi perché il sindaco dimissionario Annamaria Casini ha chiesto un segnale ma anche perché il conto alla rovescia va avanti senza sosta. Mancano nove giorni alla fatidica data del 31 agosto, termine ultimo per un eventuale ripensamento della Casini, pena un nuovo commissariamento e un nuovo ritorno alle urne. Ma perché il sindaco attenda un segnale, dopo la lettera d’addio, non si riesce a capirlo. Parlava di Comune trattato come un tavolo di poker, di beghe politiche, del ruolo dei consiglieri inesperti, ringraziava e salutava per chiudere prematuramente il mandato amministrativo. Si va verso un ripensamento dell’ultimo minuto? Al momento si fa fatica a trovare un margine di accordo e di recupero nonostante l’accorato appello del vice sindaco Nicola Angelucci che questa sera alle ore 21,30 sarà ospite della rubrica sociale “Un Occhio per Tutti”. Nel lungo vertice di maggioranza, chiuso poco fa, una parte dei consiglieri ha chiesto di sottoscrivere l’ennesimo documento con pochi punti, due o tre, per portare avanti il mandato amministrativo ma c’è chi  ( i due di Avanti Sulmona e uno di Adesso Sulmona) non sarebbe disposto a firmare non per interrompere bruscamente l’esperienza amministrativa ma perché è la linea del confronto a viso aperto che deve prevalere. Si va avanti a colpi di confronti e documenti, che negli ultimi vertici non sono risultati poi così produttivi, mentre nell’aria regna una sorta di confusione. In molti oggi si sono seduti su quel tavolo per vedere che aria tira, che cosa sta succedendo, segno che una convinta volontà se proseguire o lasciare il Comune nelle mani del Commissario deve ancora emergere. Ma a prescindere da cosa deciderà la maggioranza, se arriverà e come arriverà l’ennesimo documento, alla fine è il sindaco che ha l’ultima parola anche se in quella lettera di undici giorni fa chiudeva le porte a qualsiasi spiraglio.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento