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SULMONA – E’ passato un anno esatto dal distacco del concio di gronda che portò, il 30 ottobre 2016, a transennare il complesso monumentale dell’Annunziata a Sulmona in seguito al terremoto di Norcia, avvertito anche in città e in Valle Peligna. Dopo un anno la transenna resta non senza polemiche che arrivano soprattutto dai turisti. Agli inizi di dicembre 2016, dopo il sopralluogo a tre fra Comune di Sulmona, Soprintendenza dei Beni Culturali e Vigili del Fuoco, il primo cittadino Annamaria Casini ha dato ordine di rimuovere le transenne, dal momento che non state riscontrate altre criticità sull’edificio. Ma è rimasta interdetta la zona che va dalla Cappella del Corpo di Cristo all’ufficio turistico, la parte del complesso che è stata interessata dal distacco del concio di gronda. Non è sicuramente una scena da mettere in cartolina dal momento che il complesso dell’Annunziata è uno se non il primo dei monumenti che viene immortalato da chi arriva in città e non solo. Il pericolo dopo un anno sussiste ancora e di conseguenza quella benedetta transenna non può essere rimossa. Ma lentezza e trascuratezza hanno fatto scattare qualche polemica mentre sabato scorso, nel corso del sopralluogo istituzionale sul campanile, la Presidente dell’ex Casa Santa Catia Puglielli ha chiesto contezza dei fondi regionali, circa 600 mila euro, che servono proprio alla messa in sicurezza dell’edificio. In attesa che la situazione si risolva definitivamente alla transenna vanno simbolicamente i nostri auguri nel giorno in cui spegne la prima (speriamo sia l’unica) candelina.

Andrea D’Aurelio

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