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SULMONA – “L’ordinanza impugnata non è proporzionata alle finalità che intende perseguire, laddove vengono anteposte al bene primario della collettività, le esigenze particolaristiche di un soggetto privato, che peraltro non può legittimamente vantare”. Lo ha stabilito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, sul caso di via Caprareccia, dà ragione all’avvocato del foro di Sulmona, Catia Puglielli. Per il Ministero l’ordinanza firmata dal Dirigente del quarto settore di Palazzo San Francesco, Amedeo D’Eramo, è da annullare. Ma andiamo con ordine. L’ordinanza che ha istituito il divieto di sosta permanente nella strada antistate un certo numero civico di via Caprareccia è stata firmata in data 14 giugno dal Dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo. La Puglielli non può parcheggiare davanti casa e lo studio legale. Non un divieto per tutto il quartiere ma solo per lei e per i suoi clienti, molti dei quali disabili e con difficoltà a deambulare. A far scattare le verifiche è stata la segnalazione di un residente di via Caprareccia che chiedeva di rivedere la gestione della viabilità dal momento che le auto parcheggiate non permettevano di uscire e entrare in modo agevole dal cancello della sua abitazione. E’ stata sollevata anche la questione che via Caprareccia è un’area a verde pubblico e non un’area a parcheggio pubblico come accertato dal terzo settore del Comune. La Puglielli ha presentato ricorso con la conseguente sospensione del provvedimento. Il Ministero ha effettuato prima un sopralluogo in Comune, visionando tutta la documentazione, per passare poi a ispezionare il luogo in questione. Oggi la decisione che annulla l’ordinanza comunale. Il divieto di sosta deve essere rimosso. “Esprimo grande soddisfazione per il risultato ottenuto”- interviene l’avvocato Puglielli- “si esce dallo stato di soggezione in cui un cittadino si viene a trovare davanti a un atto amministrativo. Il sistema giustizia ha funzionato”. Per la Puglielli si tratta di una piccola-grande battaglia vinta.

Andrea D’Aurelio

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