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SULMONA – “C’è stata una contemporaneità di eventi che a Castel di Sangro si verifica in media una volta ogni 2 anni”. Così il direttore del servizio 118 della Asl 1 Abruzzo, Gino Bianchi che interviene sulla presunta mancanza di un mezzo di emergenza per il trasferimento, a Sulmona, di una donna di Roccaraso, portata a Castel di Sangro per un’improvvisa emorragia causata da un aborto spontaneo e che qui, per raggiungere la struttura ospedaliera di Sulmona, più attrezzata per le emergenze, ha atteso l’arrivo di un’ambulanza partita proprio da Sulmona che l’ha riportata nel nosocomio del capoluogo peligno. “Non è vero che all’ospedale di Castel di Sangro non ci fosse un’ambulanza disponibile”- sostiene Bianchi- “il mezzo esistente era contemporaneamente impegnato in un trasferimento urgente ad Avezzano di un paziente colpito da ictus”. Peraltro – aggiunge – nonostante il simultaneo impegno dell’ambulanza del 118 in direzione Avezzano, da Sulmona è egualmente partito un nostro mezzo che ha prelevato la donna da Castel di Sangro e l’ha portata nell’ospedale peligno dove l’utente è stata trattata senza conseguenze per la sua salute”.

A.D.A.

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