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SULMONA – Lascia la gestione ma anche i box. Dopo dodici anni. Si chiude l’era dell’associazione “Code Felici” nel Canile Comunale di Noce Mattei. La decisione è stata presa questa mattina dalla Presidente, Gabriella Tunno, che ha riconsegnato le chiavi della struttura, formalizzando il passaggio di consegne con la cooperativa Lida di Ortona che si occuperà della gestione della struttura fino all’espletamento delle procedure di gara. Inizialmente si pensava a una soluzione tampone: lasciare Code Felici nella struttura pur cambiando la gestione, visto che il contratto è scaduto da tempo. Ma Tunno non ne ha voluto sapere. Perché non è disposta a fare altri sacrifici e lavorare per conto di un’altra compagine. Così questa mattina, non senza lacrime e dispiacere, ha aperto il canile alle cinque per espletare le ultime attività e somministrare medicinali e cibo che non ha fatto mancare nemmeno nel frangente del passaggio di consegne. “Qui bisogna lavorare con serenità e per le cattiverie che mi stanno facendo alcune persone ho deciso di riconsegnare le chiavi”- ha esordito la Presidente di Code Felici. La Tunno, mentre si accinge a lasciare una struttura che ha gestito dal 2007, tira le somme dei dodici anni di gestione. “Iniziai con 120 cani arrivando ad ospitarne fino a 270 e da sempre” sottolinea “fino ad oggi con lo stesso trattamento economico iniziale quindi, con sacrifici personali enormi, senza contare che la struttura era priva di qualsiasi confort elementare per gli animali ospiti”. Nel corso di questi anni Code Felici ha lavorato per debellare il randagismo collaborando con enti quali il Centro Cinofilo, Asl, veterinario Parco Maiella e reperibilità gratuita h24 della stessa Tunno. Anni in cui non sono mancate le collaborazioni con i Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine “sempre disponibili” tiene a precisare, per 11 anni con Sergio Romice direttore del Supercarcere di Sulmona ed i detenuti con il Progetto Argo dedicato alla cura da parte dei detenuti di alcuni cani, “con Mauro Tirabassi impegnatosi per rendere fruibile l’acqua presso il canile” rimarca la Tunno “Fernando Ciancarelli, Aldo Milan e Armida Miserere (l’ex direttore del carcere morta suicida, ndr ) che mi fornirono, tanti anni fa il loro supporto per 100 cani salvati dalla strada ed ospitati e curati da me sulla mia terra privata, Pasquale Di Toro sempre disponibile con i suoi mezzi per rimuovere la neve”. E poi tante iniziative per dire No all‘abbandono e un ricordo per Guido Conti generale dei Carabinieri-Forestali “uomo giusto e di grande sensibilità animalista” aggiunge la Tunno “ il quale mi pregiò con il dono dello scudo del Corpo Forestale dello Stato che custodisco con amore ed orgoglio”. Dopo dodici lunghi anni la Tunno saluta il Canile, la sua “seconda casa”.

Andrea D’Aurelio

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