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cocaine lane road to death in the form of a pulse

SULMONA – Il Gip del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, ha convalidato l’arresto per l’economo del Comune di Sulmona, A.D.P. e per il 40 enne romano, A. E., incappati nell’inchiesta sul traffico di droga proveniente dalla capitale. I due sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza di Sulmona mentre il giovane romano scaricava l’ingente carico di droga ( un chilo e mezzo di cocaina e 14 kg di hashish) nel garage di proprietà dell’economo del Comune di Sulmona che serviva come terminal-deposito per conto di terzi, stando almeno alle dichiarazioni rese dal dipendente comunale nel corso dell’udienza di convalida davanti al Gip. Il caso ha suscitato clamore in città tant’è che non si parla d’altro. Sono ore delicate per il prosieguo delle indagini condotte dal Pm Stefano Iafolla e dalla Guardia di Finanza che stanno valutando le risultanze delle indicazioni fornite dagli arrestati nel corso dell’udienza di convalida, in particolare dall’economo che oltre a ribadire di non aver mai spacciato la droga, avrebbe fornito alcuni elementi per portare i magistrati a individuare i destinatari di quel colpo andato a vuoto. Per questo la Procura ha sequestrato telefono e pc al dipendente comunale per confrontare le indicazioni recepite con i tabulati telefonici e tutta la messaggistica. Sono ore delicate per gli investigatori che stanno effettuando i controlli incrociati e mirano a stanare tutti le persone coinvolte nell’inchiesta: sia i destinatari ( anche se al momento di usa il singolare) del carico di droga che i possibili acquirenti delle sostanze stupefacenti. Nel primo caso gli indizi raccolti non porterebbero alla famosa “Sulmona Bene” mentre tra le persone che avrebbero potuto beneficiare di quelle sostanze ci sarebbero anche nomi illustri, i cosidetti insospettabili. Ma al momento magistrati e forze dell’ordine tengono le bocche cucite. Perché dopo i primi due arresti l’obiettivo è quello di definire il quadro accusatorio, scandagliando le singole posizione e ripartendo le responsabilità. Certo è che le prossime ore o i prossimi giorni, il tempo necessario per effettuare tutti i controlli incrociati, potrebbero portare anche a risvolti clamorosi della vicenda.

Andrea D’Aurelio

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