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SULMONA – Passa ai domiciliari la 35 enne di Sulmona, D.M., arrestata lo scorso 24 ottobre dalla Guardia  per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Droga nel garage”. Questa mattina, il Tribunale per il Riesame dell’Aquila, ha accolto l’istanza di scarcerazione depositata dall’avvocato del foro di Sulmona, Alberto Paolini, che aveva chiesto la revoca della misura cautelare o la sostituzione con una misura meno afflittiva. E il Riesame ha concesso i domiciliari alla giovane di Sulmona, con l’applicazione del braccialetto elettronico, che è stata incastrata dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. Il quadro accusatorio resta solido ma il contenuto di quest’ultime necessita di approfondimento in fase di indagini preliminari e, in un secondo momento, nel corso del processo. Per questo il Riesame ha alleggerito la misura cautelare a D.M. che esce dal carcere di Chieti per recarsi nell’abitazione di Cocullo( a casa della sorella), ristretta agli arresti domiciliari.  Stessa misura concessa, dopo un mese di galera, all’economo del comune A.D.P. e il corriere romano A.E. ( con applicazione del braccialetto elettronico), arrestati in flagranza di reato dalla Finanza lo scorso 2 ottobre mentre il 40 enne di Roma scaricava nel garage del dipendente comunale l’ingente quantitativo di droga: un chilo e mezzo di cocaina, 14 kg di hashish, 15 grammi di marijuana. La posizione di entrambi è cambiata dopo gli ulteriori tre arresti dal momento che l’economo ha ammesso di essere consumatore abituale di sostanze e di ricevere la droga per cassetta della posta ma ha sempre detto di essere all’oscuro dell’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti che sarebbe entrato nel suo garage, messo a disposizione di terzi. Sono state notificate a quel punto tre ordinanze di custodia cautelare di cui due per la giovane coppia di Sulmona, D.M. e G.P. di 25 anni, e una per M.L.D., la mente dell’intera operazione che si è reso irreperibile ed è ancora latitante. Era lui che comunicava con la coppia considerata il suo braccio operativo. Il più giovane di 25 anni, dopo una settimana di carcere, è passato ai domiciliari perché avrebbe avuto un ruolo più marginale nella delicata vicenda a differenza della sua fidanzata che, come si evince dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, è rimasta chiusa nel garage dell’economo dopo il blitz della Finanza proprio per ritirare il carico di droga. Ora D.M., dopo più di due settimane di carcere, passa ai domiciliari, presso l’abitazione di Cocullo, in attesa del prosieguo delle indagini.

Andrea D’Aurelio

 

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