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cocaine lane road to death in the form of a pulse

SULMONA -  Si difende e resta in carcere l’economo del Comune di Sulmona, A.D.P., arrestato nei giorni scorsi per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Gip del Tribunale di Sulmona, Daniele Sondani, si è riservato di convalidare l’arresto eseguito dalla Guardia di Finanza che aveva messo le manette ai polsi del dipendente mentre veniva scaricato nel garage della sua abitazione  l’ingente quantitativo di droga:  un chilo e mezzo di cocaina e quattordici kg di hashish. Dal canto suo l’economo si è difeso nel corso dell’udienza di convalida, svoltasi in carcere questa mattina, rispondendo alle domande del Gip. Assistito dall’avvocato del foro di Sulmona, Alessandro Margiotta, A.D.P ha detto di essere stato incastrato, nel senso che avrebbe fatto solo un “favore” a qualcuno,  prestando il garage come deposito e confermando di non aver mai spacciato sostanze stupefacenti.  Da quanto si è appreso non avrebbe fatto nomi , anche se movimenti in atto ci sono, alla luce di alcune indicazioni arrivate agli investigatori. Le prossime ore saranno decisive. “Sulla nostra linea difensiva c’è il massimo riserbo perchè stiamo valutando una serie di elementi”- ha detto il legale Alessandro Margiotta che, almeno per ora, non ha presentato istanza di revoca della misura cautelare ma lo farà nei prossimi giorni.   A.E.,  il 40 enne romano arrestato assieme al dipendete comunale, si è avvalso della facoltà di non rispondere.  Tutto è partito mercoledì scorso quando nel primo pomeriggio  il carico di droga sarebbe arrivato a Sulmona  a bordo di una Fiat 500 guidata dal 40 enne romano. L’auto dopo aver attraversato la città ha puntato dritto verso il quartiere dove risiede l’economo e, senza alcuna esitazione, si è fermata davanti al garage.  I due sono stati colti con le mani nel sacco mentre il dipendente del Comune sarebbe sceso per controllare la situazione.  Quasi sicuramente era stata una soffiata a mettere le fiamme gialle sulle tracce del cavallo romano, anche se stando ad altre ipotesi, gli uomini del capitano Assunta Arianna Siracusa, pare fossero da tempo sulle tracce di un’organizzazione dedita al traffico degli stupefacenti che partendo dalla capitale ha messo le sue ramificazioni tra il capoluogo peligno e il suo comprensorio, servendosi di terminali al di sopra di ogni sospetto.  L’attività d’indagine sarebbe partita dal mese di luglio e gli accertamenti della Guardia di Finanza vanno avanti per arrivare ai destinatari del carico di droga. In casa dell’economo, al momento dell’arresto, c’era un suo collega che però si trovava lì per altri motivi. Almeno questa è la versione ufficiale. Dal Comune hanno provveduto intanto a sospendere dal servizio l’addetto all’economato. E’ un atto dovuto.

Andrea D’Aurelio

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