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SULMONA – L’economo del Comune di Sulmona A.D.P., dopo quasi un mese di carcere, passa ai domiciliari come del resto il giovane 25 enne G.P e il corriere romano. Mentre la 35 enne di Sulmona, D.M., resta dietro le sbarre nel penitenziario di Chieti. Tre misure cautelari sono state quindi alleggerite mentre una confermata. La notifica delle ordinanze del Gip del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, è arrivata questa mattina. Il giudice ha accolto l’istanza dell’avvocato Alessandro Margiotta per il dipendente comunale che ora potrà rientrare a Sulmona, sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione di viale della Stazione dove fu arrestato in flagranza di reato lo scorso 2 ottobre dalla Guardia di Finanza per essere stato trovato in possesso dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente scaricato nel suo garage: un chilo e mezzo di cocaina,  14 kg di hashish, 15 grammi di marijuana e denaro contante. Alla luce quel quadro investigativo, che nelle ultime settimane si è definito con maggiori dettagli, il Gip ha alleggerito la misura cautelare per l’economo che resta sospeso dal posto di lavoro con stipendio dimezzato. La stessa decisione è stata presa nei riguardi del 40 enne romano che portò la droga a bordo di una Fiat Cinquecento ( gli è stato applicato anche il braccialetto elettronico) e del giovane di Sulmona, G.P, che esce dal carcere per passare ai domiciliari. Il suo legale, Alessandro Scelli, nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva puntato sul fatto che il suo assistito aveva recitato un ruolo del tutto marginale nella delicata vicenda che lo vede coinvolto, anche perché avendo un lavoro non avrebbe bisogno di procurarsi denaro ricorrendo addirittura ad attività illecite. L’unica a restare in cella, per il momento, è la 35 enne di Sulmona che è rimasta chiusa, quel famoso 2 ottobre, nel garage condominiale dell’economo, il luogo indicato da un altro pregiudicato sulmonese per ritirare l’ingente carico di droga. Sei mesi di indagini fra intercettazioni telefoniche, ambientali, appostamenti, pedinamenti e controlli con il Gps. Resta ancora latitante e ricercato M.L.D, pregiudicato di Sulmona, che è considerato dagli investigatori la mente dell’intera operazione. Sarebbe stato lui a “rifornire” l’economo tramite cassetta della posta mentre la giovane coppia di Sulmona è considerata il suo braccio operativo. Le forze dell’ordine lo stanno cercando in tutta Italia.

Andrea D’Aurelio

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