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SULMONA – Un anno di attesa non è bastato per gli utenti che avevano prenotato un ecocolordoppler all’ospedale di Sulmona. La carenza di personale, che colpisce il nosocomio soprattutto in estate, ha fatto slittare di altre due mesi l’erogazione della prestazione richiesta. E’ il caso, ad esempio di una donna, che aveva prenotato un ecocolordoppler a luglio 2017 presso il Cup di Sulmona. L’esame è stato fissato per luglio 2018, esattamente un anno dopo. Ma quando la sulmonese si reca in ospedale viene praticamente rispedita a casa perché in quel momento il reparto non disponeva delle risorse umane per erogare la prestazione. In questi giorni la donna e tutti gli utenti che avevano prenotato l’esame in questione a luglio 2017 sono stati richiamati. Le attese si sommano e il risultato deve imporre una riflessione. Un anno e due mesi. E’ sulla scorta di quanto avviene e si ripete al nosocomio dell’Annunziata che il Tdm, dopo il rinnovo delle cariche, chiama il Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera. “Invitiamo il Manager a venirci a trovare per un incontro a stretto giro per rimettere mano alle questioni più urgenti, alcune delle quali si ripetono senza addivenire a una via d’uscita”- interviene la responsabile dell’area legale Tdm Catia Puglielli, braccio destro del compianto Edoardo Facchini ma anche della neo coordinatrice Giulia Crugnale. Il Tribunale dei Diritti del Malato torna quindi sulla cresta dell’onda.

Andrea D’Aurelio

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