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SULMONA – Anche Cogesa sposa il progetto di Ecosia.org, il motore di ricerca green che pianta alberi pagandoli con parte dei ricavi pubblicitari. Nato nel 2009 da un’idea del 35enne tedesco Christian Kroll, il portale oggi conta 3 milioni di dollari donati per 6 milioni di arbusti piantati. Per questo, su tutti i pc di Cogesa, tra quelli utilizzati negli uffici, negli impianti, nelle unità locali sul territorio e sui portatili in dotazione ai dipendenti, è stato istallato il motore di ricerca green. Sono più di 50 i computer dove Ecosia è stato istallato come pagina iniziale. “Ci è piaciuto il progetto e abbiamo deciso di aderire anche noi – interviene l’amministratore unico di Cogesa SpA, Vincenzo Margiotta – il nostro responsabile It continuerà a fare verifiche sulla cosa e abbiamo anche chiesto di ricevere un report periodico delle nostre cliccate e del nostro contributo alla causa della piantumazione degli alberi. Se avremo riscontri positivi continueremo la sperimentazione, altrimenti stiamo già lavorando su altre pratiche green che coinvolgeranno tutti i dipendenti e l’azienda”. Ecosia dichiara di finanziare i nuovi alberi destinandogli almeno l’80 per cento dei profitti derivanti dai click sui contenuti sponsorizzati, che sono mostrati in alto tra i risultati di ricerca forniti da Bing. “Pure se non cliccate o usate un ad blocker contribuite al movimento, aumentando il numero di utenti e la nostra rilevanza per gli sponsor”, si legge sul sito. Appena lanciato il sistema ha sollevato diverse perplessità sulla reale efficacia, con alcuni detrattori che hanno fatto notare qualche bug nella trasparenza e nel funzionamento. Negli ultimi anni, però, la situazione è molto migliorata: la società di Kroll ha ottenuto la certificazione di B-Corporation, rilasciata da un ente no-profit americano (B Lab) alle aziende che rispettano alte performance di sostenibilità ambientale e sociale. È, inoltre, possibile controllare i report finanziari pubblicati sul sito.

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