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Foto LaPresse 09-06-2013 Roma, Italia politica Il sindaco uscente Gianni Alemanno vota con la moglie Isabella Rauti al seggio di via Giancarlo Bitossi, alla Balduina.Photo LaPresse09-06-2013 Rome (Italy)politicsGianni Alemanno with his wife at the polling station

SULMONA – Non si cambia. Il metodo resta quello adottato già nel referendum del 4 dicembre 2016. Per la scelta degli scrutatori, per le elezioni politiche del 4 marzo, si procederà con il sorteggio. La commissione elettorale sta già scaldando i motori in vista della scadenza della presentazione delle liste che è fissata tra il 35esimo e il 34esimo giorno prima del voto (dunque tra il 29 e il 31 gennaio). “La scelta degli scrutatori”- spiegano da Palazzo San Francesco- “sarà invece effettuato tra il 25 esimo e il 20 giorno”. La data è ancora da fissare ma quello è l’arco temporale individuato dalla legge. Fra le altre scadenze c’è anche lo svolgimento dei comizi elettorali che può svolgersi solo dal 30esimo giorno prima del voto fino a 24 ore prima. Questa norma riguarda in particolare gli spazi di affissione e l’autorizzazione all’uso delle piazze e dei luoghi pubblici. Nelle 24 ore prima del voto si deve rispettare il silenzio elettorale. Per quanto riguarda i sondaggi, infine, è vietata la loro diffusione nei 15 giorni che precedono le elezioni. Sulla scheda elettorale gli elettori troveranno il nome del candidato uninominale (232 collegi per la Camera e 116 per il Senato) e i simboli dei partiti che compongono le coalizioni, o i singoli partiti, con a fianco i nomi dei candidati al plurinominale. Le modalità per votare sono due, l’elettore può tracciare una croce sul nome del candidato all’uninominale oppure il simbolo di uno dei partiti. Il Rosatellum non prevede il voto disgiunto, quindi qualora l’elettore dovesse votare un candidato all’uninominale e una lista che non l’appoggia il voto verrebbe considerato nullo. Nel caso in cui l’elettore esprima la sua preferenza nell’uninominale il suo voto al candidato viene esteso automaticamente alla lista e, nel caso di coalizione, sarà distribuito tra le liste che lo sostengono proporzionalmente ai risultati delle liste stesse in quella circoscrizione elettorale. Nel caso in cui l’elettore voti invece per un partito – in coalizione o da solo – il voto verrà automaticamente assegnato al candidato dell’uninominale. C’è fermento in queste ore soprattutto per le candidature in seno al Pd dal momento che il governatore D’Alfonso vorrebbe scendere in campo non da solo ma anche con un suo assessore. Ma tutto è ancora da vedere.

Andrea D’Aurelio

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