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L’AQUILA – Il presidente reggente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha firmato ieri sera il decreto con cui si ufficializza la indizione per il prossimo 10 febbraio la data delle elezioni regionali anticipate per le dimissioni di Luciano D’Alfonso, eletto senatore nelle file del Pd lo scorso 4 marzo. Si tratta dell’ultimo atto di un percorso, condito da polemiche politiche tra le opposizioni in Consiglio regionale del movimento cinque stelle e centrodestra che chiedevano elezioni entro il prossimo mese di novembre, in particolare Forza Italia ha annunciato un ricorso al Tar. Le consultazioni costeranno alla Regione Abruzzo circa 8 milioni euro, tenendo conto dell’intera macchina organizzativa.  Sono tre le direttrici sostanziali contenute nel verbale di intesa, con cui si è mosso Lolli: garantire “la più ampia partecipazione dei cittadini e la massima tutela dei diritti all’elettorato passivo ed attivo”, svolgere la campagna elettorale “interamente dopo la data del 6 gennaio, che tradizionalmente conclude il periodo delle festività di fine anno”, riallineare la prossima legislatura con la durata naturale di altri organi elettivi favorendo anche il contenimento della spesa pubblica.

Andrea D’Aurelio

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